“Last Night in Soho”: il glamour degli anni ’60 torna in voga accompagnato da qualche mistero

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Di Marta Millauro

Un viaggio alla scoperta dell’affascinante Londra degli anni ’60. “Last Night in Soho” non lascia dubbi: il passato è bello, ma addentrarsi in un territorio sconosciuto potrebbe risultare per certi versi pericoloso. Il regista Edgar Wright esaudisce un sogno che lo accompagnava da tempo: quello di realizzare un film che parlasse della capitale inglese, la stessa nella quale ha vissuto per ben 25 anni. La sua opera, fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mostra un quartiere di Soho inedito, lontano dai rumori dei molti turisti che oggi attraversano le sue strade. In questo thriller psicologico non sono solo i costumi della Swinging London ad essere gli unici protagonisti, ma una colonna sonora che include gli inavvicinabili successi del tempo.

Ieri, durante la conferenza stampa per la presentazione del film, lo stesso Wright ha sottolineato la centralità della musica in “One Night in Soho” e di come la scelta dei brani lo abbia coinvolto in prima persona: “Già prima di occuparmi della sceneggiatura avevo in mente quella che sarebbe stata la colonna sonora. Spesso sentendo una canzone mi sono detto: ok devo farci un film”. Ed è così che la musica che ascoltava da piccolo grazie ai dischi dei suoi genitori lo ha trasportato in una dimensione mistica, dove è bello ritrovarsi, ma è impossibile non perdersi.

Last Night in Soho” vanta un cast giovane e talentuoso. La regina di Scacchi, Anya Taylor-Joy, torna ad interpretare un personaggio vincente, che eccelle in quello che fa. Al contrario la coprotagonista femminile, Thomasin McKenzie, è una giovane provinciale che si ritrova in un contesto troppo grande e che la spaventa. La Soho degli anni ’60 e le sue insidie rappresentano il vero ostacolo per avere successo nella vita. D’altronde “Londra può essere un po’ troppo“. Una metropoli che offre opportunità, ma al contempo richiede parecchie energie e nasconde diverse insidie.

Le atmosfere dense di emozioni trovano sfogo in un genere che ha delle similitudini con gli horror di Dario Argento, Mario Bava o addirittura Hitchcock. Lo stesso Wright, prima di ideare il film, ha ragionato su quali generi non avesse ancora affrontato e ha voluto realizzare la sua versione gialla dei capolavori dei registi appena citati. Nonostante ciò, l’identità del regista è ben chiara e si mostra attraverso un dualismo onnisciente, percepibile nella coppia protagonista e nella gestione degli spazi. Ogni movimento del cast è coreografato. Gli attori non vagano nello spazio, ma eseguono dei passi precisi e funzionali all’evolversi della narrazione. “Last Night in Soho” è un viaggio alla scoperta dell’eredità culturale inglese e lo spettatore è invitato a farne parte. Come da richiesta del regista non è possibile svelare troppo sui particolari di questa avvincente avventura. Il pubblico potrà conoscere la meta di questo ritorno nel passato il 4 novembre al cinema.

Sinossi di “Last Night in Soho”

Ellie è una ragazza di campagna con una situazione familiare difficile alle spalle. Il padre l’ha, infatti, abbandonata, mentre la madre si è suicidata. Ambisce a diventare una stilista di moda. La sua vita verrà completamente sconvolta dall’arrivo di una lettera di ammissione in una delle accademie più prestigiose del paese. Ellie parte, dunque, alla volta della capitale. Pronta ad affrontare gli studi, si ritroverà, invece, catapultata nella Soho degli anni ’60. In questa dimensione temporale sconosciuta e fino ad allora idealizzata incontrerà Sandie, aspirante cantante. Le loro vite si intrinsecheranno. Tra divertimento, conoscenze e amore, Ellie si renderà, però, contro che il quartiere nasconde un lato decisamente oscuro. Il glamour della modaiola Soho può abbagliare, fino a trascinarti nel retrobottega dei sogni.

Anya Taylor-Joy stars as Sandy and Matt Smith as Jack in Edgar Wright’s LAST NIGHT IN SOHO, a Focus Features release.   Credit: Parisa Taghizadeh / Focus Features
Anya Taylor-Joy stars as Sandy and Matt Smith as Jack in Edgar Wright’s LAST NIGHT IN SOHO, a Focus Features release. Credit: Parisa Taghizadeh / Focus Features

Marta Millauro

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