
Complice la memorabile performance di Al Pacino, “L’avvocato del diavolo”, stasera in tv su Iris, rimane – a quasi 25 anni dal debutto nelle sale e pur con le sue innegabili imperfezioni – una delle pellicole più note della filmografia del grande attore. Il thriller a tinte horror esoteriche diretto nel 1997 da Taylor Hackford (“Ufficiale e gentiluomo”) vanta un cast assolutamente stellare. Oltre al già menzionato Pacino (“Serpico”), troviamo Keanu Reeves (“Matrix”), Charlize Theron (“Monster”) e Connie Nielsen (“Il gladiatore”).
Kevin Lomax (Reeves) è un promettente avvocato difensore che non ha mai perso una causa. Assoldato da un grosso studio legale, si trasferisce a New York assieme alla moglie Mary Ann (Theron). Il socio a capo dello studio, John Milton (Pacino), prende Lomax sotto la propria ala protettrice, assegnandogli casi via via sempre più importanti ed eticamente compromettenti.
Curiosità e retroscena
In parte legal thriller, in parte horror soprannaturale, “L’avvocato del diavolo” è nella sua essenza un racconto morale dal sapore faustiano che esplora le insidie della vanità umana. Sullo sfondo di una New York dalle atmosfere vagamente gotiche, l’onnipresenza del male e della corruzione pare celarsi nell’architettura stessa degli edifici, nelle strade brulicanti di anime. La parte del leone spetta naturalmente ad Al Pacino, che divora la scena con il gusto divertito dell’artista consumato. Schiacciato dalla carismatica presenza scenica del gigante, all’acerbo e irrigidito Keanu Reeves non restano che le briciole. A dispetto delle quasi due ore e mezza di durata e dei limiti attoriali del giovane protagonista, l’intrigo scorre privo di particolari tempi morti, mantenendo acceso l’interesse dello spettatore.
Tratto dall’omonimo romanzo di Andrew Neiderman, “L’avvocato del diavolo” è rimasto a lungo bloccato nello stadio iniziale di pre-produzione. Attorno al progetto gravitano per un breve periodo il regista Joel Schumacher e Brad Pitt. Sull’impeto del famigerato processo per omicidio a O.J. Simpson, e a seguito di numerosi rimaneggiamenti della sceneggiatura, Warner Bros. stanzia un budget di 60 milioni di dollari, affidando la regia a Taylor Hackford. Fra le opere letterarie che lo hanno ispirato nella realizzazione del film, Hackford cita la leggenda di Faust e l’Inferno dantesco. Il nome del personaggio di Pacino è invece un omaggio al poeta seicentesco John Milton, autore de “Il paradiso perduto”.
Ironia della sorte, lo scultore Frederick Hart portò Warner Bros. in tribunale per via della somiglianza della scultura nell’appartamento di Milton con la sua opera “Ex Nihilo”. Prima di poter distribuire sul mercato home video il film, lo studio si vide quindi costretto ad alterare digitalmente diverse scene incriminate.
“L’avvocato del diavolo” andrà in onda in prima serata su Iris. Il film inizierà alle 21.10.

Sergio Rosi
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