Lazio KO: la Juventus vince 2-1

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Di Redazione Metropolitan

All’Olimpico di Roma la Juventus vince nel finale grazie al rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. Lazio in vantaggio nella ripresa grazie ad un autogol di Emre Can, si fa riprendere da una Juventus non bellissima ma cinica. Bianconeri a +11 sul Napoli.

La Juventus, forse condizionata dal pareggio di ieri del Napoli, entra in campo molle e poco aggressiva. Tutto il contrario della Lazio, che invece spinge da subito sull’acceleratore nonostante le tante assenze. Inzaghi senza Acerbi sceglie la difesa a tre, infoltisce il centrocampo e piazza Parolo largo a destra, Allegri sostituisce Pjanic (infortunato come Mandzukic, Khedira, Cuadrado e Barzagli) con Emre Can in regia, lascia a riposo Chiellini e completa il tridente con Douglas Costa. La Juve però va subito in difficoltà: i biancocelesti corrono di più e fanno girare meglio la palla, i bianconeri sono poco appannati nelle scelte e negli interventi, l’unico lucido è Rugani: suo il salvataggio a pochi minuti dall’intervallo su Immobile, con Szczesny ormai fuori dai giochi. E’ l’ultima, ma non la sola azione della Lazio nei primi 45′. Poco prima Szczesny aveva salvato il risultato con una mano su Parolo, in precedenza ci avevano provato anche Correa e Luis Alberto. Il primo e unico mezzo tiro in porta bianconero è di Douglas Costa intorno alla mezz’ora: un cross deviato da un laziale che diventa pericoloso per Strakosha. Cristiano Ronaldo non è contento e lo dimostra platealmente con urla e gesti rivolti ai compagni. Intanto piove sul bagnato: dopo aver stretto i denti per un po’, Bonucci è costretto a lasciare il posto a Chiellini per un infortunio alla gamba dentra: gli occhi umidi e la faccia affranta con cui lascia il campo non lasciano presagire nulla di buono. Da segnalare anche le proteste bianconere per un tocco di mano in area di Wallace da terra, su cui l’arbitro fa proseguire.

Nel secondo tempo non si cambia spartito: Lazio sempre più pericolosa, prima con Luis Alberto, il migliore per distacco (tiro a fil di palo), poi con Bastos (di testa: alto). Tenta che ti ritenta, i ragazzi di Inzaghi trovano il vantaggio al 14′ su angolo: Parolo svetta di testa, non la prende manda fuori giri Emre Can, che devia il pallone in rete. Juve tramortita e Lazio che sfiora subito il 2-0 con Immobile ben imbeccato da Correa, che però calcia male. Dalla prima della classe ti aspetti una reazione che invece non arriva, neanche con l’innesto di Bernardeschi.

C’è una sola squadra in campo, padrona in ogni zona, in particolare in mezzo. I bianconeri non vincono un contrasto, non saltano l’uomo e non sfruttano le fasce; non brilla nemmeno la stella di CR7. I cambi però sono come al solito la risorsa di Allegri. Entra Cancelo per Douglas Costa e la Juventus trova il pareggio con l’unica azione degna di questo nome: cross di Bernardeschi, tiro di Dybala che Strakosha non trattiene e su cui s’avventa il portoghese meno famoso ma stavolta più concreto. Non solo: è sempre Cancelo a procurarsi il calcio di rigore (fallo di Lulic) che Ronaldo trasforma per il ribaltone del 2-1. Finale amaro per la Lazio, che paga a caro prezzo alcune leggerezze. La Juve invece tira un sospiro di sollievo e festeggia arrivando a +11 sul Napoli.