Lazio, Simone Inzaghi prova un nuovo modulo contro la Primavera

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Di Redazione Metropolitan

 

Settimana di sosta per le squadre di Serie A e per la Lazio di Simone Inzaghi, dovuta agli impegni delle nazionali. Il mister piacentino ha comunque continuato a lavorare a Formello con i giocatori rimasti a Roma per preparare al meglio la sfida esterna del 21 ottobre contro il Parma e il successivo incontro di Europa League contro i francesi dell’Olympique Marsiglia, quasi uno spareggio per la qualificazione.

Nella mattinata di sabato Inzaghi ha fatto giocare ai suoi ragazzi un test contro la Primavera allenata da Walter Bonacina, per far mantenere il ritmo partita ai titolari, per testare i giocatori fin qui poco utilizzati e soprattutto per provare nuove idee di gioco e alternative al collaudatissimo 3-5-2.

L’amichevole, composta da due tempi di gioco di 41 e 35 minuti, ha visto la prima squadra imporsi per 3 a 0 grazie alle reti di Caicedo allo scadere del primo tempo (Proto difendeva i pali della Primavera, Guerrieri quelli della prima squadra) e dei laziali Cataldi e Rossi nella ripresa (stavolta Guerrieri portiere della Primavera, sull’altra porta c’era il giovanissimo Mattia Marocco).

Le notizie più importanti giunte dal campo per la squadra e per tutto l’ambiente laziale sono state però altre: innanzitutto il cambio di modulo poco dopo l’inizio della ripresa, con Inzaghi che ha cambiato assetto alla squadra passando dal solito 3-5-2 ad un classico 4-4-2 con Patric a sinistra e Basta a destra arretrati in difesa come terzini (Radu sostituito da Scaffidi che si è schierato con la Primavera facendo passare Alessandro Rossi tra i grandi), Correa schierato come esterno destro, il giovane portoghese Jordao (entrato al posto di Parolo) messo sulla sinistra e la coppia d’attacco formata da Rossi e Caicedo.

Un cambio di modulo che, per stessa ammissione di Patric a fine partita sulla radio ufficiale della Lazio, non è stato dettato dalle numerose assenze, né si è trattato di una scelta limitata al test, ma probabilmente verrà riproposto nelle prossime gare ufficiali, magari a partita in corso.

Lo spagnolo Patric, tra i più positivi nell’amichevole (foto dal web)

Buone risposte sono arrivate dai giocatori poco o mai utilizzati in questo scorcio di stagione, soprattutto da parte di Patric, il più attivo e pericoloso tra i suoi compagni, che nel corso del primo tempo è andato più volte vicino al gol, negatogli da un ottimo Proto con un paio di super parate, e nella ripresa si è visto respingere da Guerrieri (bravissimo nell’occasione) una sorta di rigore in movimento a botta sicura. Ottima anche la prova di Danilo Cataldi, fin qui utilizzato solo negli scampoli finali della partita persa contro il Napoli. Il centrocampista di Ottavia si è mosso molto bene da mezzala e sulla battuta dei corner e bello è stato il gol del 2 a 0 a inizio ripresa dalla distanza con un tiro che si è insaccato nell’angolino, alla sinistra di Guerrieri.

Danilo Cataldi (foto dal web)

Da segnalare anche la prova di carattere del giovane Alessandro Rossi, ancora in cerca del debutto stagionale, che per tutto il primo tempo, giocando con la Primavera, ha fatto a sportellate la difesa e il centrocampo laziale e nella ripresa, appena passato con la prima squadra, ha chiuso il match sfruttando da vero attaccante il cross preciso di Patric dalla sinistra in area. Bravo anche Correa, autore di alcune pregevoli giocate e “magie” con la palla.

Altra notizia da registrare è stata la presenza in panchina di Luis Alberto, che in settimana si è allenato a parte, e l’assenza di Lukaku, il cui rientro era atteso ma che Inzaghi non ha voluto rischiare.

Merito comunque alla “Primavera” di Walter Bonacina, schierata con il 4-3-1-2, che ha mostrato una buona resistenza agli attacchi dei “grandi” e ha mantenuto per quasi tutto il primo tempo la partita in equilibrio fino al gol di Caicedo, maturato dopo un errore individuale da ultimo uomo del centrale Baxevanos. I giovani aquilotti hanno provato anche qualche sporadica sortita nella metà campo avversaria, nel primo tempo con Capanni e nella ripresa con Falbo, con palla finita in calcio d’angolo.

Da segnalare il rientro in campo del promettente terzino classe 2000 Mauro Zitelli dopo il brutto infortunio lo scorso gennaio, con rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio.

Prova di carattere, orgoglio e maturità per una Primavera reduce dalla batosta della retrocessione nella scorsa stagione  e che, dopo la rifondazione di quest’anno, è chiamata a risollevarsi prontamente per tornare ad essere quell’eccellenza del calcio giovanile che è stata fino a due anni fa, prima con Bollini (con cui ha vinto lo storico scudetto Primavera nel 2013) e poi con Simone Inzaghi  (2 Coppe Italia, di cui una vinta contro la Roma, e una Supercoppa Primavera).

Con questo spirito e con l’ottimo inizio di campionato (9 punti nelle prime tre partite) non sarà difficile per gli aquilotti tornare ai fasti di un tempo e alle posizioni di vertice che le spettano.

Gian Battista Mannone