Nel conflitto russo-ucraino l’Azovstal non è solo un’acciaieria: è il simbolo della resistenza Ucraina, è una grande potenza commerciale e strategica per la catena di produzione industriale.

L’acciaieria di Azovstal è la priorità numero uno per la leadership politica e militare Ucraina

L’Azovstal non è solo un’acciaieria, ma è anche l’ultimo presidio della resistenza ucraina nella città portuale di Mariupol. Tanto da essere considerata la “priorità numero uno” per la leadership politica e militare dell’Ucraina. Ma perché ha un ruolo così importante nel conflitto in corso? E per quale motivo i russi puntano a conquistarlo?

Innanzitutto, Azovstal è importante sul piano commerciale, infatti è da sempre considerata una delle più grandi acciaierie d’Europa, capace di sfornare quasi 4 milioni di tonnellate l’anno di semilavorati destinati ai principali mercati europei e mondiali. L’acciaieria ha un’area di oltre 11 mila metri quadrati, tra altiforni, fornaci, stabilimenti, capannoni ed edifici.

E’ evidente quindi, che lo stabilimento è fondamentale nella catena di produzione industriale dell’Ucraina. La fabbrica, come scritto dal giornale Repubblica, è gemellata con l’impianto di produzione di carbon coke metallurgico di Adviivka, ovvero il combustibile prodotto per alimentare gli altiforni di Mariupol.

Azovstal è poi importante dal punto di vista strategico, infatti è un luogo ideale per la guerriglia, con i suoi numerosi sotterranei, tunnel, cunicoli e una fitta rete di binari. È una specie di gigantesco bunker, quello scelto dalla resistenza del battaglione Azov, a cui si è unita la schiera di combattenti ucraini e volontari.

I combattenti del reggimento Azov sono riusciti a resistere grazie alla fitta rete di cunicoli dello stabilimento, anche se i russi rimangono determinati a snidarli. Mosca il 5 maggio ha confermato di aver lanciato pesanti bombardamenti con aerei, missili e artiglieria sulla struttura ma ha smentito di aver attaccato l’acciaieria da terra, come sostenuto da Kiev.

Finché i militari ucraini rimarranno barricati nella fabbrica, il Cremlino non potrà rivendicare il controllo completo di Mariupol, luogo in cui intenderebbe preparare una parata per celebrare il Giorno della Vittoria il 9 maggio. Va sottolineato che un possibile attacco di fanteria per eliminare tutti i difensori di Azovstal comporterebbe costi elevatissimi alle truppe di Mosca.

Non è chiaro ancora quante munizioni abbiano a disposizione i combattenti ucraini, ed i cunicoli dell’acciaieria rischiano di trasformarsi in una trappola mortale per i russi, che dovrebbero avere una notevole superiorità numerica, contro però un avversario dotato di una perfetta conoscenza di un terreno ostile e molto articolato.

Valeria Muratori

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