La nuova ondata di covid-19 che ha costretto alcune città al lockdown e ad altre misure restrittive, mette in difficoltà le Borse cinesi. Inoltre, la posizione di Xi Jinping nei confronti di Putin, fa nascere il sospetto di un sostegno reciproco, e ciò preoccupa gli investitori che temono sanzioni di Stati Uniti e Europa nei confronti della Cina. L’indice composite di Shangai chiude a -4,95%, mentre quello di Shenzhen cede il 4,56%.

Oltre alle Borse cinesi peggiorano anche quelle italiane

Ai timori provocati dalla pandemia, si aggiungono quelli della crisi ucraina. Un intervento cinese a sostegno alla Russia, provocherebbe l’emissione di nuove sanzioni, questa volta nei confronti del dragone. Questo è il motivo per cui gli investitori non si fidano a collocare il denaro nelle Borse cinesi. Il clima di sfiducia non si è invertito nemmeno di fronte ai dati positivi su vendite al dettaglio e produzione industriale.

Anche la Borsa di Milano non naviga in acque limpide. Infatti, dopo un avvio in flessione, peggiora ulteriormente e finisce con cedere il 1,53% con il Ftse Mib a 23.075 punti. Tra i peggiori gli industriali. Buzzi perde il 3,59%. Negative anche Moncler, Ferrari e Stellantis. Positivo invece Erg con +1,2%.

Michela Foglia
Seguici su Instagram