Quando si pensa alla colazione, ci si immerge in un momento quieto della giornata, lento, fatto di piccoli sorsi, indugi, occhi socchiusi, il sottofondo di una TV accesa o il giornale sfogliato distrattamente.
Questo, per chi può permettersi di iniziare la giornata con calma. Per molti altri, invece, la colazione è la frenesia di un caffè al volo, in piedi, col la valigetta per l’ufficio in una mano e lo zaino dei figli da accompagnare a scuola, nell’altra.
Quanti, pensando alla colazione, scavano nella propria mente il ricordo della scena di un film? Eppure la nascita del cinema è legata a doppio filo con la colazione.
Basta pensare che la prima pellicola della storia si intitola Repes de bèbè, dura appena 50 secondi e ritrae Auguste Lumièree sua moglie intenti a dare il primo pasto della giornata al loro bambino.
Che meraviglioso quadro di famiglia. Eppure non è l’unico.
Moltissime pellicole famose ritraggono personaggi presi dalla loro colazione, fissandoli in momenti passati alla storia del cinema. Non vi viene in mente nulla? Eccovi un piccolo ripasso.
I pancake di Pulp Fiction
Tarantino ci ha abituati nei suoi film a scene caratterizzate da dialoghi arguti, geniali e allo stesso tempo ordinari, sparatorie splatter e violenza un po’ sopra le righe.
In questo senso non fa eccezione neanche la colazione, soprattutto in un film diventato leggenda come Pulp Fiction.
Nella parte finale della pellicola, il primo pasto della giornata diventa il fulcro della scena.
Quella in cui Jules e Vincent, interpretato da John Travolta, dopo le ultime peripezie affrontate, si ritrovano seduti davanti a una “torre” di pancake, intenti a disquisire di miracoli, senso della vita e carne di maiale, uno dei tanti dialoghi surreali dei film di Tarantino.
Chissà se anche la loro colazione lo fosse o, almeno nel piatto, sono state rispettate le regole della ricetta originale dei pancake. Sarebbe forse l’unico punto fermo e convenzionale della scena.
Croissant e caffè a Colazione da Tiffany
Definire il segmento di questo classico intramontabile, con la bellissima Audrey Hepburn nei panni di Holly, abbracciata dal suo iconico tubino nero Givenchy, decorato solo con fili di perle e occhiali scuri, intenta a mordere il suo croissant e sorseggiare caffè nero, come la colazione del cinema per eccellenza, è poco.
È una vera e propria celebrazione del primo pasto della giornata, vissuto come un momento dorato e ovattato, in cui l’irrequieta protagonista ritrova quel briciolo di serenità che le manca.
Quanti non hanno sognato di rivivere quel momento, lungo la Fifth Avenue, indugiando davanti alle vetrine della storica gioielleria newyorkese?
Diplomatico in Mangia Prega Ama
Qui il concetto di colazione frenetica e caotica viene elevato all’ennesima potenza, tanto da spiazzare la giovane Liz, interpretata da Julia Roberts, all’interno di un bar romano.
La calca, il caldo, le urla, gli spintoni rendono difficile persino farsi ascoltare dal barman. Se non fosse intervenuta Sofi, l’amica svedese conosciuta proprio in questa circostanza, probabilmente la protagonista sarebbe uscita dal bar a bocca asciutta.
Così, Ryan Murphy, il regista di questa curiosa biografia, esalta la bontà del Diplomatico, dolcissima pastarella della domenica, in cui la nostra protagonista non può fare a meno di affondare i denti, fino a sporcarsi il naso di zucchero filato.
Che spettacolo, le colazioni del cinema.