Le declinazioni della voce di Dolores O’Riordan

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Di Redazione Metropolitan

Quella di Dolores O’Riordan è stata una voce che, sia all’interno dei Cranberries che nel percorso da solista, si è prestata all’espressione di più sensazioni e caratteristiche personali della cantante, più o meno evidenti a chi la ascoltava. Il comune denominatore di tutto questo è la forza delle emozioni che Dolores ha regalato al mondo intero, un mondo che continua a piangere una delle voci più preziose dell’alternative rock degli anni ’90, spentasi a soli 46 anni il 15 Gennaio 2018.

Dolores O’Riordan, una voce pura ed elegante

Dolores O'Riordan

Una delle caratteristiche più fortemente incise nella memoria dei fan di Dolores O’Riordan è l’eleganza della sua voce, che in ogni canzone, qualsiasi fossero le parole cantate, venivano abbracciate da un velo di purezza prima di riecheggiare nelle orecchie di chi le ascoltava. Questo è stato uno dei segni di riconoscimento della band che la cantante ha saputo valorizzare al massimo nella parentesi da solista in cui ha collaborato con artisti internazionali. “Pure Love“, il featuring con Zucchero Fornaciari, è una punta di diamante in questo senso.

Una voce empatica

Dolores era un’anima sensibile che non è mai rimasta indifferente a quello che accadeva nel mondo intorno a lei. Le sofferenze che conosceva meglio erano quelle legate alla sua terra. Così era nata la celeberrima “Zombie”, una canzone politica ma che nasceva da una denuncia di una violenza umana che aveva tolto la vita ad un bambino, ucciso dall’IRA nell’attentato di Warrington del 20 Marzo 1993.

Ma empatia è anche quella sprigionata da “Just My Imagination”, una canzone che parla di gratitudine, un sentimento che non si può provare se non si è connessi al mondo esterno, se non lo si porta nel cuore. Questo brano rimane uno dei più famosi dei Cranberries, parte di “Bury The Hatchet” del 1999.

Dolores sovrastava la malattia con la sua voce

La vita di Dolores è stata segnata da periodi bui cominciati quando lei era solo una bambina. Gli abusi commessi su di lei da un amico di famiglia, come succede a tante piccole vittime, ne sconvolgono anche l’esistenza futura. Dolores è stata un’adolescente che ha sofferto di anoressia e un’adulta che ha sviluppato un disturbo bipolare.
La cantante non ha mai fatto mistero di quello che ha vissuto: proprio con la band Dolores ha cantato “Fee Fi Fo“, un brano che parla esplicitamente di pedofilia.

“How could you touch something so innocent and pure
obscure
How could you get satisfaction from the body of a child
You’re vile”

Una voce legata alle sue radici

Nonostante il buio che ha sempre camminato al suo fianco, Dolores ha saputo cantare anche i lati più luminosi della sua vita. Cresciuta in una famiglia cattolica (il suo stesso nome fu scelto dalla madre in onore di Maria), la cantante ha sempre amato molto la sua famiglia, omaggiando soprattutto la figura del padre nella meravigliosa “Ode To My Family“, singolo estratto dal secondo album con i Cranberries, “No Need To Argue” (1994).

Ma ancora una volta, per capire la persona dietro l’artista, guardiamo la carriera da solista di Dolores, che sempre al tema della famiglia ha dedicato altre canzoni. Il suo primo album da solista “Are You Listening?” del 2007, contiene una dedica alla figlia in “Ordinary Day” e un pensiero nostalgico rivolto alla sua famiglia in “Without You“, una delle b-sides dell’album.

La fede trasmessale dalla madre è stato un seme che ha sempre accompagnato la sua visione di vita, facendola sbocciare in un’anima dolce e leggera nonostante il peso del passato.

L’artista ha incontrato Papa Giovanni Paolo II nel Dicembre 2001 e ha cantato più volte ai Concerti di Natale del Vaticano, diffondendo la magia della sua voce anche in una dimensione sacra come quella della religione in cui ha fortemente creduto.

Francesca Staropoli

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