Recinzioni è il neonato libro di Johnny Palomba, edito da Fandango e sugli scaffali da neanche un mese. Attraverso una prosa spicciola e divertente, l’autore racconta le serie tv più famose degli ultimi anni.
Punto di forza di Recinzioni è proprio la penna di Palomba, che ricorda le chiacchierate al pub con gli amici davanti a una birra, mentre si discute dell’ultima stagione del Trono di Spade. E nonostante il lessico sia un romanesco viscerale che ricorda i post dell’account Instagram “Recensire con pressapochismo”, allo stesso tempo mette il lettore a suo agio. Leggendo si ride e ci si immedesima nelle situazioni in qualità di spettat(t)ore, un po’ come accade con Zerocalcare (Palomba, alias Pietro Martinelli, ha scritto la sceneggiatura del film La profezia dell’armadillo, tratto dall’omonima graphic novel).
La prosa irriverente di Palomba non nasconde tuttavia l’immenso amore per il cinema che l’autore ha e che trapela non appena si apre il libro. Le pagine sono infatti stampate nel font Courier New, tipicamente utilizzato nella stesura delle sceneggiature. E gli omaggi al cinema sono disseminati un po’ dappertutto, specialmente in riferimento a un re della comicità cinematografica made in Rome: Carlo Verdone. In Recinzioni ricorre spesso infatti l’utilizzo di celebri battute di film come In viaggio con papà e Acqua e sapone come un rafforzativo, come a sostituire il romanissimo “daje”.
E daje allora, chiamate gli amici e stasera fatevi una bella maratona di serie tv.
Chiara Cozzi
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