Le restrizioni Covid per Natale e Capodanno. I contagi sono in salita, Omicron spaventa e il Natale è alle porte con le sue riunioni familiari, gli spostamenti, i ristoranti pieni e gli eventi nei locali. Il governo è al lavoro per arginare la nuova ondata di casi legati al Covid e sfruttare il vantaggio che l’Italia ha rispetto agli altri paesi europei più colpiti dalla nuova variante. Le ipotesi sul tavolo dell’esecutivo sono varie. Sembra essere confermata, al momento, l’introduzione della mascherina all’aperto e si ragiona sull’estensione del Super Green Pass ai lavoratori più a contatto con il pubblico, soprattutto per i dipendenti pubblici compresi anche i ristoratori. E si discute sull’ipotesi di rendere obbligatori i tamponi ai vaccinati che partecipano ai grandi eventi. Ipotesi, quest’ultima, che ha spaccato la maggioranza, non condivisa soprattutto dal centrodestra. Quasi certo, invece, lo stop alle feste in piazza per fine anno. 

Nulla è stato ancora deciso. Ieri il premier Mario Draghi lo ha spiegato chiaramente: prima di adottare nuove restrizioni in vista del Natale, “il governo aspetta i dati dell’ultimo sequenziamento che rivelano la velocità di diffusione della variante Omicron”. Una volta arrivato il report durante la cabina di regia convocata per giovedì 23 dicembre, Draghi e i ministri decideranno come intervenire con una nuova stretta per limitare la diffusione di Omicron. E nel frattempo, resta fondamentale “procedere con la massima velocità alla terza somministrazione”, come continua a ripetere il presidente del Consiglio.

Nel governo si ragiona sull’estensione del Super Green Pass, il certificato verde rilasciato solo a chi è vaccinato o guarito. Ora è in discussione la sua durata che potrebbe essere accorciata a 5-6 mesi, in modo da poter far vaccinare il prima possibile anche coloro che hanno fatto la seconda dose a fine estate. Questo nuovo provvedimento coinvolgerebbe maggiormente i dipendenti della pubblica amministrazione e forse anche i lavoratori di altri settori, soprattutto coloro più a contatto con il pubblico (come gli addetti della ristorazione).

Buona parte della maggioranza e molti governatori e sindaci sono contrari. Sembrerebbe da scartare l’eventualità di introdurre l’obbligo dei tamponi ai vaccinati che partecipano ai grandi eventi. Se alla fine però dovesse passare la norma voluta dal governo, anche chi vorrà trascorrere in discoteca la serata di Capodanno o partecipare a qualsiasi altro evento al chiuso dovrà mostrare il risultato del tampone rapido o molecolare, ovviamente oltre anche al Super Green Pass.