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Le terrificanti avventure di Sabrina: la recensione della serie infernale

Sabrina e le sue terrificanti avventure ritornano su Netflix con una terza parte tutta da guardare.

Sabrina Spellman è la protagonista di questa serie Netflix, una versione rivisitata di Vita da strega, arricchita dai nuovi ingredienti del teen horror e dall’ambientazione infernale.

Le terrificanti avventure di Sabrina 3 ricomincia poco dopo la fine della seconda stagione.

Il primo obiettivo di Sabrina (Kiernan Shipka) è recuperare l’amato Nick (Gavin Leatherwood) e liberarlo dal Signore Oscuro prigioniero dietro di lui. 

Per recuperarlo, proprio come Dante, devono percorrere le vie dell’inferno verso la città di Pendemonium, capitale infernale di cui Lilith è diventata la sovrana.

Ma a tutto c’è un prezzo: per poterlo salvare deve diventare la nuova Stella del Mattino e sedere sul trono infernale.

Tuttavia, dovrà scontrarsi con un nuovo crudele candidato per la supremazia sull’Inferno, l’affascinante Calibano, principe degli inferi fatto di argilla.

La sfida consiste nella ricerca di tre doni infernali, la corona di Erode (che ci porterà tra gli alberi Blossom di Riverdale), il lavabo di Ponzio Pilato e i trenta denari di Giuda.

E non finisce qui. Sulla terra accadono cose strane. L’arrivo del Luna Park ha segnato l’arrivo dei Pagani intenzionati a risvegliare antichi dei.

Al tutto, si aggiungono i normali problemi che ogni adolescente si ritrova ad affrontare: da quelli di cuore ai problemi scolastici, osservando Sabrina cimentarsi nel ruolo di cheerleader.

Harvey Kindle (Ross Lynch), Rosalind Walker (Jaz Sinclair) e Theo Putnam (Lachlan Watson) vengono ripresi durante le prove della loro band.

Sono tre ragazzi molto diversi dai tre della prima stagione. Si vede dai loro occhi che niente li spaventa, se al loro fianco c’è Sabrina. 

Harvey, Theo, Sabrina, Rosalind. Photo: Web
Harvey, Theo, Sabrina, Rosalind. Photo: Web

A loro, si aggiungerà un nuovo arrivato: Robin (Jonathan Whitesell), che arriva in città al seguito del luna park itinerante.

Ben presto inizierà a interessarsi a Theo, nascondendo però, un passato pieno di segreti.

Lucifero viene trasferito nel corpo di Lord Blackwood ma dei residui restano attaccati all’anima di Nick, il quale finisce per allontanarsi ancora di più da Sabrina.

Non riesce a portare avanti la relazione, un po’ per il troppo odio e un po’ per la sua perdita di virilità. 

Molto impressionante il ruolo delle ziette Hilda e Zelda (interpretate rispettivamente da Lucy Davis e Miranda Otto), oppure di Lilith/Mrs. Wardwell (Michelle Gomez).

Sorprendente il coraggio e l’intellgenza del cugino Ambrose (interpretato da Chance Perdomo), sempre oltre ogni capacità.

Sabrina, Zia Hilda, Zia Zelda, Ambrose. Photo : Web
Sabrina, Zia Hilda, Zia Zelda, Ambrose. Photo : Web

Per quanto riguarda le tre Sorelle Sinistre, invece, qualcosa è andato storto. Prudence (Tati Gabrielle) nelle prime puntate la vediamo impegnata nella ricerca di suo padre Lord Blackwood per ucciderlo.

Mentre Aghata (Adeline Rudolph) e Dorcas (Abigail Cowen) … una morirà e l’altra sarà vittima dei deliri.

Questa terza parte cerca di mescolare gli elementi dell’horror con i drammi adolescenziali e le infinite situazioni un po’ trash in cui non si capisce esattamente cosa stia succedendo.

Diciamo che, come ogni serie tv, in questa terza parte si ritrova allo step decisivo: convincere i fans.

Ma, in mezzo a tutto questo trash e situazioni molto lontane dalla realtà, il rischio è quello di uscire fuori dalle righe con una trama esageratamente oltre il limite del normale.

Un piccolo passo indietro, quello del creatore Roberto Aguirre-Sacasa, rispetto alle due ottime stagioni passate. 

La prima stagione ha saputo mescolare bene i diversi generi: teen drama, horror, fantasy, un’atmosfera più cupa della versione anni ’90 di Sabrina vita da strega (ne abbiamo parlato qui).

La stessa seconda parte, seppur con qualche scena eccessiva, è riuscita ad appassionare il pubblico nella continua sfida contro il Signore Oscuro (qui la nostra recensione).

Le nuove puntate, invece, per quanto possano appassionare il pubblico fino alla fine, non fanno che spingerlo verso un senso di spaesamento di fronte agli innumerevoli eventi no sense.

Tra gli elementi meno riusciti, non si può non segnalare i vari momenti musical, come per dire “Canta che ti passa”, insomma, decisamente non all’altezza della trama.

In definitiva, possiamo dire che Le terrificanti avventure di Sabrina, resta un buon prodotto di intrattenimento.

Nonostante questa terza parte si sia rivelata abbastanza infernale, tornando sulla retta via, potrebbe fare molto ma molto di più. 

Serena Votano

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