F1, Leclerc: i numeri di un predestinato

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Di Redazione Metropolitan

Questo fine settimana il circus della F1 farà tappa a Montecarlo, il cui circuito si snoda tra i sali e scendi delle strade della cittadina del Principato. E’ una delle tappe storiche del mondiale e fa parte dei 3 Gran Premi che compongo l’ambita Triple Crown, insieme alle gare della 24 ore di Le Mans e della 500 Miglia di Indianapolis. Beniamino di casa è Charles Leclerc, il quale avrà sicuramente una motivazione in più per fare bene in questo speciale GP.

Il rookie della Sauber-Alfa Romeo spera di poter terminare la sua terza gara consecutiva a punti, aumentando le sue quotazioni nel toto dopo Räikkönen. Probabilmente in Ferrari, nel 2019, accanto a Vettel ci sarà ancora una volta il finlandese, ma a giocarsi il posto c’è Ricciardo, in scadenza con la Red Bull, e appunto, Leclerc, che dal 2016, fa parte del programma Driver Academy della Ferrari.

Nel 2016 il monegasco, dopo aver partecipato ai campionati di Formula Renault e della Formula 3 Europea conclusi rispettivamente al quarto e al secondo posto, entra in GP3 con il team ART Grand Prix, riesce nell’impresa di vincere il titolo al debutto, precedendo Alexander Albon e il suo compagno di squadra Antonio Fuoco, anch’esso pilota della FDA. In questa stagione Leclerc, oltre a conquistare  5 pole position e 4 vittorie, diventa collaudatore della Haas e della Ferrari, riuscendo a prendere parte alle FP1 in 4 occasioni con la scuderia statunitense.

Leclerc al debutto con la Haas nelle FP1 a Silverstone nel2016. Photo Credit: Nextgen-Auto.com

Questi risultati, insieme all’impegno della FDA, gli consentono di trovare un posto da titolare in Formula 2 con il team Prema. Anche qui il giovane Leclerc dimostra tutta la sua classe, riuscendo a cogliere la vittoria già in Gara 2 del primo GP stagionale in Bahrain. L’unico weekend non andato a buon fine, fu proprio quello svoltosi in casa sua. In entrambe le manche, il pilota ha accusato dei problemi alle sospensioni, che gli hanno fatto chiudere le gare con un ritiro. A fine anno può vantare un totale di 7 vittorie e di 8 pole position, che gli consentono di vincere il titolo mondiale.

Leclerc impegnato nella sua gara di casa con la Prema in Formula 2 nel 2017. Photo Credit: Fiaformula2.com

Un cammino, quello di Leclerc, che fin qui è strabiliante, e che in tanti, addetti ai lavori e non, fanno chiedere a gran voce il posto da titolare in Ferrari in breve tempo. A ciò vanno aggiunti 4 partecipazioni nelle FP1 con la Sauber e il test con la Ferrari SF70H in occasione dei test mid season in Ungheria.
Grazie a queste prestazioni vince il trofeo Rookie Of The Year 2017, assegnatogli al galà di fine anno organizzato dalla FIA e dalla celebre rivista Autosport.

Leclerc a bordo della SF70H in Ungheria nel 2017. Photo credit: Sky Sport

Il 2018 è l’anno dello sbarco nella massima serie per il giovane pilota.
Il monegasco, in questo inizio di stagione, sta mostrando tutto il suo valore, riuscendo  a portare a termine le ultime due gare davanti al più esperto compagno di squadra Ericsson. Anche il confronto tra i due in qualifica, al momento, premia Leclerc, che può vantare uno score di 3 a 2 rispetto allo svedese. Nonostante un difficile adattamento alla C37, in queste settimane il 16 della Sauber sembra aver trovato la quadra per riuscire a esprimere al meglio il suo valore. D’altronde, un pilota che è abituato a vincere tutto e subito nelle categorie propedeutiche alla F1 fa fatica ad accettare di trovarsi in fondo alla griglia e, per giunta, a essere battuto dal compagno di squadra. Ma il ragazzo ci sa fare e il suo talento cristallino sta venendo a galla. Non a caso è un predestinato.