Leonard Norman Cohen nacque il 21 settembre 1934 a Montreal. Cohen era di origine ebraica, e perse il padre quando aveva soltanto 9 anni. Egli crebbe in un area anglofona della città canadese, e frequentò l’Università McGill laureandosi nel 1955 in letteratura inglese. L. Cohen è stato il più famoso poeta, cantautore e musicista di sempre. Era capace di influenzare straordinari cantautori come Fabrizio De André, diventando il punto di riferimento per il folk almeno dal punto di vista lirico del genere. Tra le più famose opere scritte dal menestrello canadese ricordiamo la famosissima Hallelujah.

Leonard Cohen - immagine web
Leonard Cohen – immagine web

Cohen esordì inizialmente come poeta, e pubblicò un album di reading nel 1957. Nei primi anni Sessanta si “rifugiò” in un’isola greca, Hydra, dove scrisse altre poesie e romanzi. Il suo primo lavoro da musicista fu invece Songs of Leonard Cohen uscito nel 1967. In questo disco inizia a rivelarsi la sua propensione al misticismo e alla malinconia, che diverrà emblema della sua carriera al punto che le persone lo etichetteranno come “il poeta laureato in pessimismo”. Il suo secondo albumSongs from a Room, lo realizzò nel 1969 e arrivò a un pregevole successo, grazie anche a brani come Nancy.

Leonard Cohen, il terzo disco e Hallelujah

Il suo terzo disco fu Songs of Love and Hate, pubblicato nel 1971, e considerato uno dei migliori di quel periodo. Fu l’inizio di una carriera meravigliosa, che raggiunse il suo apice con il disco Various Positions pubblicato nel 1984. Si tratta di un album in stile folk-rock in cui è contenuto il brano che tutti conoscono, ascoltano e cantano, e che è considerato il suo marchio di fabbrica, ovvero Hallelujah. Il brano è stato protagonista di un numero indefinito di cover, particolarmente interessante è quella realizzata dal grande Jeff Buckley.

L. Cohen, il nostro poeta delle canzoni, che amava definirsi un “poeta minore”, anche se tutti sappiamo che non è così, purtroppo si è spento nel 2016 a 82 anni. Egli ci ha lasciato un’immensa eredità in ambito musicale e letterario, attraverso le sue composizioni, la sua musica, e le sue parole che restano immortali, e che raccontano la vastità del suo bagaglio culturale, abbracciando temi che vanno dall’amore fino alla politica, dal sesso alla religione, esplorando con la sua saggezza ogni aspetto della vita.

Ilaria Cipolletta