Cinema

Leonardo Di Caprio, l’ultima conquista e il film su Jim Jones

Come Gatsby avvolto da fiumi di champagne, tra il luccicore dell’ennesima festa stravagante, Leonardo Di Caprio vestiva uno smoking attillato. Ha inebriato tutti presentandosi alla decima edizione dell’Art + Film Gala tenutasi a Los Angeles, poche sere fa. E quell’onda bionda da ragazzino, che sfugge al gel degli altri capelli, pare abbia folgorato la bella fidanzata di Jeff Bezos, il fondatore di Amazon. Gli sguardi rapiti, qualche parola e i sorrisi, tra il divo di “Titanic” e la giornalista lady Bezos, sono stati immortalati da alcuni ospiti. Le foto hanno fatto il giro del mondo, superando le 8 milioni di visualizzazioni. Sul red carpet, anche se stavolta con un siparietto, ruba ancora la scena Leonardo Di Caprio.

Se io profano con la mia mano indegna questo santuario è un peccato gentile… le mie labbra come due pellegrini chiedono la grazia di ripare la rude offesa con un dolce bacio“. Recitava così, premuroso e accorato, il suo Romeo guardando gli occhi di Giulietta. Forse è stato lo stesso garbo da gentiluomo ad innervosire il miliardario statunitense, che tenendo fede alla politica del suo colosso, affida alla rete una risposta-minaccia indirizzata a Di Caprio. L’imbarazzante situazione vede il suo duello su twitter: «Leo, vieni qui, voglio mostrarti qualcosa», ha scritto il magnate postando una foto in cui si mostra a torso nudo, con un cartello sotto che lascia poche interpretazioni: «Pericolo! Scogliera ripida. Caduta fatale».

Leo, bello e dannato

Le prime pagine dei giornali, oltre il chiacchiericcio per i suoi amori, riportano il suo nuovo progetto di attore e produttore: Leonardo Di Caprio sarà Jim Jones. Il leader di una setta religiosa, Peoples Temple, che negli anni 70 provocò un suicidio di massa di oltre 900 persone, tra cui molti bambini. La tragedia avvenne nel 1978, in un paese del Sudamerica, una porzione di giungla sulla costa atlantica ad est del Venezuela. Un guru, un predicatore mistico. Un imbonitore capace di sedurre centinaia di uomini e donne, convinti della sua abilità da guaritore.  

Documentari e anche film minori, tutti di stampo thriller-horror, hanno raccontato questa catastrofe. Ora, anche Di Caprio, ha il coraggio di interpretare questo personaggio realmente esistito. Dopo aver portato sullo schermo altre storie vere, come Frank Abagnale in “Prova a prendermi“, Howard Hawks in “The Aviator“, J. Edgar Hoover in “J. Edgar“, e Jordan Belfort in “The Wolf of Wall Street“. Per questa novella interpretazione, profumo di Oscar; forse l’unico, perché è pur nota la sua ‘attenzione’ nei confronti del pianeta, che lo porta a consumare con parsimonia l’acqua. Da anni attivista convinto, l’attore ha partecipato nei giorni scorsi al Cop26 di Glasgow, gli incontri organizzati dalle Nazioni Unite con i leader mondiali, per discutere del cambiamento climatico che affligge la terra. Imprevedibile, eterno ragazzo ribelle, e adesso anche spettrale: un nuovo film, una nuova sfida. Un nuovo, planetario successo al botteghino, e un prossimo fortunato acquisto su Amazon.

Federica De Candia. Seguici sempre su MMI e Metropolitan Cinema!

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