Sul tema del riscaldamento globale, Leonardo DiCaprio ha sempre dimostrato un grande interesse e una spiccata sensibilità: la sua fondazione ambientalista “Leonardo DiCaprio Foundation“, è attiva dal 1998 e ha donato finora decine di milioni di euro per sovvenzionare progetti in tutto il mondo, dal recupero dei leoni, al restauro delle mangrovie, alla difesa dei diritti degli indigeni e a un migliore accesso all’energia solare a prezzi accessibili; a tal riguardo è stato nominato nel 2014, dal presidente Ban Ki Moon, messaggero di Pace con delega sul Climate Change e l’attore stesso, ha parlato del pericolo del riscaldamento globale nel suo discorso alla cerimonia degli Oscar 2016, quando venne consacrato come miglior attore per il film “Revenant – Redivivo“.
DiCaprio conquista la platea alla Notte degli Oscar
DiCaprio, sempre ad un passo dalla vittoria, aveva ricevuto finora cinque nomination con “Buon compleanno Mr Grape” (1994), nel 2005 con il film “The Aviator“, nel 2007 con “Blood Diamond” e nel 2015 in “The wolf of Wall Street” grazie alla sua magistrale interpretazione del broker newyorkese Jordan Belfort. Ma sarà “Revenant” di Alejandro González Iñárritu, a consacrato definitivamente come miglior attore protagonista dopo una lunga carriera d’oro. Il suo discorso è stata un’ulteriore dimostrazione di un grande cuore green, oltre ai progetti che aveva già avviato a dimostrazione di tutto ciò.
In quei 5 minuti, l’attore e attivista, ha deciso di dedicare quegli istanti a una causa nobile che ci interessa tutti da vicino: “Girare The Revenant è stato occuparsi della relazione tra l’uomo e il mondo naturale. “Dobbiamo appoggiare leader politici mondiali che non parlino a nome dei grandi inquinatori ma a nome dell’intera umanità. Per i figli dei nostri figli. Non prendiamo per scontato questo pianeta. Io non prendo questa sera per scontata. Grazie!”.
“Before the Flood”: l’impegno green di Leonardo
Per spiegare come e perché è importante che tutti agiscano, Leonardo DiCaprio ha diffuso nel 2016 il filmato “Before the Flood“, documentario che ha realizzato insieme a National Geographic, diretto dal documentarista Fisher Stevens, premio Oscar nel 2010 per “La baia dove muoiono i delfini“, e prodotto da Martin Scorsese. Il documentario ha come unico protagonista DiCaprio, che gira il mondo per raccontare come il riscaldamento globale stia cambiando la Terra.
Il viaggio durato tre anni, riassunto in novanta minuti, inizia dai ghiacciai della Groenlandia passando per le foreste tropicali fino ad arrivare agli incontri con le grandi personalità del panorama internazionale; il protagonista s’interroga con i potenti della Terra come Barack Obama, Ban Ki Moon, Elon Musk fino a Piers Sellers della Earth Science Division della Nasa, sul futuro del nostro pianeta e sui luoghi in cui il cambiamento ha un effetto importante, cercando di capire che cosa concretamente si possa fare per la Terra, prima di raggiungere il punto di non ritorno.
L’attivismo si fonde con l’arte
Il suo grande attivismo nei confronti del problema è facilmente riscontrabile anche nella scelta di far comparire, nella scena iniziale, il suo dipinto preferito e apprezzato fin dall’infanzia, “Il Giardino delle delizie” del pittore olandese Hieronymus Bosch. Qui paradiso e inferno vengono rappresentati, fornendo una visione tragica del paradiso, carica di insegnamenti morali.
Leonardo DiCaprio: pioniere per le sfide globali
La cerimonia inaugurale del World Economic Forum, organizzazione internazionale, tenutasi a Davos nel 2016, officiata dal fondatore Klaus Schwab, è stata l’occasione per consegnare il Crystal Award a Leonardo Di Caprio per il suo impegno ambientalista, finanziario ed economico del Pianeta al fine di combattere contro il riscaldamento globale e l’emissione dei gas serra. Il clima, ricorda l’attore, deve essere al primo posto dell’agenda 2030: “non possiamo lasciare che l’ingordigia delle aziende determini il futuro dell’umanità”. L’attore ha anche ricordato che lavorando a questo obiettivo e cioè puntando ad un mondo ad emissioni zero “si possono creare 20 milioni di posti di lavoro”.
3 curiosità green sull’attore
1 – Leonardo DiCaprio e l’elogio della Milano green. Il capoluogo lombardo, secondo il premio Oscar, aspira a diventare davvero una vera e propria “Giungla Urbana“, con piani importanti volti sia a piantare nuovi alberi che a riutilizzare aree dismesse o cortili delle scuole all’insegna della sostenibilità.
Earth Day
2 – Il 22 aprile in cui si celebra la giornata della Terra, il rapper e comico Lil Dick rilascia sul web il corto dal titolo “Earth” in cui figurano molte personalità dello star system tra cui Leonardo DiCaprio in versione cartoon, simbolo della lotta a favore dell’ambiente.
Il cinema documentario di Leonardo
3 -L’attore e attivista DiCaprio coniuga il suo attivismo con la “Settima Arte” mescolando tra cruda realtà e riscatto, il potere del cinema documentario.
Giuliana Aglio
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