Letta sull’Afghanistan: “La democrazia non si esporta con la guerra”

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Di Redazione Metropolitan

Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, interviene sul caso Afghanistan, affermando che il modello democratico occidentale non possa essere oggetto a esportazioni tramite guerre. Ma l’obiettivo dell’occupazione del paese dell’Asia centrale non era un tentativo d’imporre il nostro sistema altrove, ma di preservarlo in casa nostra.

L’idea di Letta sull’Afghanistan

Enrico Letta ha dato il suo parere sulla guerra condotta dall’Occidente in Afghanistan, rovinosamente conclusasi nei giorni scorsi con la fuga dal paese e la presa di Kabul da parte dei talebani.

Quello che è accaduto a Kabul dimostra che si possono avere le migliori tecnologie, i soldi, le truppe, i droni, ma alla fine ci sono Paesi nei quali questo non basta a impiantare i valori democratici

Effettivamente l’idea di poter esportare i valori democratici in paesi totalmente estranei a essi è finora risultata un fallimento.

Proprio il conflitto afghano ha dimostrato quanto grande fosse la difficoltà di cambiare le sorti di queste aree del mondo.

La guerra si era trasformata in una sorta di assedio al contrario in cui gli occupanti hanno dovuto sopportare i continui assalti delle bande locali subendo continue perdite di vite e risorse nel processo. L’epilogo di questo evento, con la rovinosa fuga di statunitensi e occidentali, ha sconvolto l’opinione pubblica mondiale mostrando la debolezza dell’America e dell’Europa nel contrastare l’espansionismo islamista.

Difendere la democrazia altrove

Ma tornando sulla dottrina di Enrico Letta: se da un lato la democrazia è quanto di più difficile da esportare, il terrorismo, il fanatismo religioso e l’intolleranza maschilista sono quanto di più facile da diffondere nel mondo.

In Afghanistan noi occidentali non cercavamo solamente di diffondere i nostri sistemi e le nostre usanze, ma cercavamo soprattutto di difenderli.

Perché la democrazia è quanto di più bello e fragile possa esistere al mondo e può essere facilmente spezzata sotto il pesante stivale dell’intolleranza.

Contro i talebani non si cercava solamente di diffondere la democrazia ma di difendere la sua immagine agli occhi di tutto il mondo.

Ora il re è nudo e il timore è che le cose possano solo peggiorare in futuro.


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Franco Ferrari