Lexus IMSA – ACO, alla ricerca dell’unione
Lexus sembra sposare l’idea di un regolamento comune tra ACO ed IMSA, ma mostra alcuni dubbi che non posso essere lasciati in secondo piano
Lexus IMSA-ACO – David Wilson, presidente e general manager di Toyota Racing Development, ha mostrato grande interesse per quello che sarà il futuro delle competizioni endurance, sognando un impegno a Le Mans. Durante l’inizio di questa stagione, indicativamente a marzo, sapremo come saranno composte le norme per le nuove DPi, la classe regina dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship (WTSC).

ACO ed IMSA stanno lavorando insieme per avere un regolamento comune che possa permettere alle stesse auto di competere nella serie americana e nel WEC. Un progetto ambizioso che molti costruttori si augurano per poter avere l’opportunità di correre con un solo tipo di vettura gare importanti come la 24 Ore di Daytona e la 24 Ore di Le Mans. John Doonan, nuovo presidente di IMSA, sta continuando questa trattativa con i francesi dopo i primi importanti passi mossi dall’ex presidente Scott Atherton.
Lexus IMSA – ACO, cosa riserverà il futuro?
Dopo aver terminato il ciclo nel Super GT con la vincente Lexus LC500, la casa giapponese è attualemte impegnata con un modello GT3. L’auto, presente principalmente nella classe GT300 del Super GT e nella GTD nel WTSC, sta ottenendo ottimi risultati, ma non è chiaro cosa accadrà dopo la fine di questo progetto.

David Wilson ha mostrato grande soddisfazione per quanto rigurada la missione GTD, ma resta molto dubbioso per il fututo.
Lexus IMSA – ACO, il problema sono i costi
Wilson ha evidenziato molta perplessità sul poter gestire delle hypercar nell’IMSA WTSC. Un problema legato ai costi che sarebbero folli. Secondo Wilson, impegnarsi nella sola Le Mans e contemporaneamente nelle tappe statunitensi dell’IMSA sarebbe troppo dispendioso.

Wilson ha dichiarato che l’idea sarebbe davvero incredibile, ma l’impegno economico non è da lasciare in secondo piano. Correre Le Mans, Daytona e Sebring nello stesso anno e poter competere per la vittoria assoluta è una realtà d’altri tempi che sarebbe bello riproporre.
IMSA deve stare attenta
il capo del Toyota Racing Development ha affermato come IMSA debba stare molto attenta in questa trattativa. La posta in gioco è alta, si tratterebbe di correre a Le Mans, ma si rischierebbe di danneggiare una formula, quella delle DPi, perfetta per tutti.

Cadillac, Acura, Mazda sono i tre costruttori rappresentati in una classe, la Dpi, che punta a crescere con nuovi ingressi. Per IMSA si tratterebbe di un vero e proprio terremoto che potrebbe distuggere il grandioso lavoro svolto dal 2014 ad oggi.
GTD, GTLM e le DPi sono al centro del panorama IMSA, l’introduzione delle Hypercar potrebbe rompere questa armonia mettendo in discussione una classe come la GT Daytona. Le auto della classe GT3, potrebbero essere troppo lente delle hypercar che sono paragonabili a delle LMP1.

Sono molte le dinamiche che potrebbero entrare in gioco in una trattativa sicuramente ricca di ostacoli. Considerato che le hypercar sono auto di cui non conosciamo molto, ancora in fase di sviluppo e mai scese in pista ufficialmente, sarà difficile che gli americani prendano in considerazione l’opportunità di abbandonare le loro DPi super collaudate “solo ” per correre a Le Mans .
Il solo fatto che Aston Martin e Toyota, le due case impegnate con le hypercar per la stagione 2020 – 2021 del WEC, rischiano di non essere pronte per il primo appuntamento di Silverstone potrebbe lasciare molti dubbi.
Conviene cambiare le regole del gioco con un vantaggio netto solo per una delle due parti in causa?
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