Liliana Segre è oggetto di circa duecento insulti social al giorno e Giuseppe Conte promette norme per contrastare il fenomeno del linguaggio social dell’odio.
Liliana Segre, la 89enne senatrice a vita in riconoscimento per il contributo dato alla sensibilizzazione riguardo all’orrore nazista e alla persecuzione ebrea, e sopravvissuta ad Auschwitz da ragazza, riceve circa duecento messaggi online al giorno di insulti, attacchi politici e religiosi da parte di utenti vicini alle posizioni antisemite o a quelle dell’estrema destra. In particolare, ciò lo rivela Repubblica riportando i dati dell’Osservatorio antisemitismo.
Liliana Segre, la reazione
Come memoria storica della Shoah, Liliana Segre è continuamente bersagliata da messaggi anche anonimi di odio e di intolleranza. Particolarmente nota per il suo impegno sociale contro ogni genere di discriminazione, la Segre commenta angustiata dichiarandosi fuori dai social.
“Non ho Facebook, non sono sui social, e per essi non ho nessuna passione. Ma mi sono resa conto che i linguaggi di odio sono molto diffusi. E per questo, appena nominata senatrice a vita nel 2018, sono stata la prima firmataria di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Una strada che sto percorrendo contro i discorsi dell’odio”.
Comunque, ad oggi gli insulti cui è quotidianamente oggetto Liliana Segre possono essere puniti con il reato di diffamazione, assieme alle aggravanti del caso previste dalla cosiddetta Legge Mancino. Infatti include come diffamazione anche quella effettuata attraverso i social.
La richiesta del premier Conte
A tal proposito, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha commentato duramente la notizia durante un intervento in Campidoglio. “Dobbiamo lavorare tutti insieme per scacciare l’Italia brutta, scacciare il linguaggio dell’odio. E inviterò tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento per introdurre delle norme per contrastare il linguaggio dell’odio a tutti i livelli,nel dibattito pubblico e nelle comunicazioni via social”.
E dal mondo della politica e della cultura non sono mancati messaggi di solidarietà. Intanto, lunedì 28 ottobre la senatrice Liliana Segre sarà presente a Milano all’Auditorium “Open Space” dell’Università Iulm per il convegno “Dal Binario 21 ad Auschwitz, il linguaggio dell’odio”.