Cinema

L’importanza di non dimenticare il passato con il film “La vita è bella”

Il 25 aprile è una delle ricorrenze più importanti per l’Italia, simbolo della Resistenza, si commemora la liberazione dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista. In questa data stasera verrà trasmesso su Cine34 uno dei film simboli dell’orrore dell’Olocausto: “La vita è bella“.

Vincitore di ben tre premi Oscar per miglior film straniero, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora rimarrà nella storia quel momento in cui alla cerimonia degli Academy Awards del 1999 un’emozionata Sophia Loren annuncia al mondo il vincitore Roberto Benigni che esulta saltando tra le poltrone della platea.

La vita è bella: trama e messaggio del film in onda stasera su Cine34

La pellicola vede protagonista Guido Orefice (Roberto Benigni), uomo ebreo che viene deportato insieme a sua moglie Dora (Nicoletta Braschi) e suo figlio Giosuè in un lager nazista. Qui cercherà di proteggere Giosuè dagli orrori della guerra, facendogli credere che tutto ciò che vede sia parte di un fantastico gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere il meraviglioso premio finale. È un film in grado di trattare una tragedia con un’umanità e delicatezza emotiva non scontata e capace sia di far sorridere che commuovere. Nella sua semplicità riesce a raccontare una storia che non si colora eccessivamente di toni cupi, angoscianti, ma anzi utilizza un registro narrativo completamente differente.

È un racconto di coraggio, resilienza e un inno alla vita a cui Benigni s’ispira grazie anche a un evento che lo ha coinvolto personalmente come afferma in questa frase: «Mio padre è stato in un campo non di concentramento, ma di lavoro. Me l’ha sempre raccontato con leggerezza, senza farmelo rivivere come trauma».

L’amore, non l’odio, è il sentimento che trionfa in questo film capace di accarezzare l’anima. È quasi una favola, non priva della sua morale dove gli eroi ci sono, ne sono usciti provati, ma vincitori comunque. In una giornata importante come quella di oggi è giusto non dimenticare mai il passato soprattutto in un presente che sta purtroppo dimostrando il contrario.

Francesca Agnoletto

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