Il lancio sarebbe avvenuto per un malfunzionamento, nel quadro di una operazione di manutenzione, una disfunzione tecnica ha portato al lancio di un missile. Il ministero della Difesa dell’India lo ha definito un “errore deplorevole“. Dal Pakistan accusano: “Ha causato danni ad alcuni edifici e messo a repentaglio le vite dei civili“. Il governo pakistano ha poi aggiunto “Potrebbe avere conseguenze spiacevoli“. Un fatto che non sarebbe dovuto avvenire, vista anche la situazione in Europa legata alla guerra tra Ucraina e Russia.

Tra India e Pakistan non scorre buon sangue

L’accaduto non è da considerarsi il primo “inghippo” incorso tra Pakistan e India, che non hanno mai avuto facili relazioni, entrambi hanno interessi legati alla contesa regione himalayana del Kashmir, che è rivendicata da entrambi gli Stati. Nel territorio, i primi conflitti iniziarono nel 1947, subito dopo l’indipendenza dei territori dal regime britannico. Tre sono le guerre che si sono combattute per il possesso del territorio, con l’intervento anche della Cina. Le azioni nel confine tra India e Pakistan sono poi riprese negli anni tra il 2016 e il 2018 dove ci sono stati pesanti scontri a fuoco tra il due stati nella regione contesa. Le schermaglie sono iniziate dopo che l’India ha affermato di aver condotto attacchi contro le rampe di lancio di militanti nazionalisti all’interno del territorio amministrato dal Pakistan nel settembre 2016.

Sicuramente il fatto non è stato affatto gradito dal governo pakistano, che attraverso il generale maggiore Babar Iftikhar ha chiesto spiegazioni al governo indiano. Iftikar ha affermato che il “missile supersonico avrebbe potuto mettere in pericolo i civili e minacciare i voli commerciali. L’aviazione pakistana ha seguito il missile dal suo lancio da una struttura indiana e durante il suo volo durato oltre tre minuti all’interno dello spazio aereo del Pakistan”.

Matteo Salvatore

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