26 novembre 1977, ore 17:10. Un bambino britannico torna a casa da scuola e dopo aver posato cartella e cappotto, corre in salotto in attesa dell’inizio di una puntata dei Looney Tunes. Nel frattempo aspetta in piedi che finisca il telegiornale e che i suoi genitori gli cedino il posto sul divano; tanto mancano cinque minuti. Ma proprio in quel momento, in quella precisa ora, la voce di Andrew Gardner viene offuscata da uno strano segnale, e sovrastata da una voce sconosciuta, intenta a lanciare un annuncio inaspettato. La misteriosa voce si presenta: è quella di Vrillon, rappresentante del Comando Galattico di Ashtar. No, non si tratta dell’ultima puntata di Doctor Who, e neanche di un romanzo fantascientifico. Questa storia è vera, e lo scenario descritto si è probabilmente verificato realmente. Questo avvenimento sconvolgente prese tutti alla sprovvista e passò alla storia col nome di Interferenza di Vrillon.

L’interferenza di Vrillon è forse il più iconico caso di dirottamento di segnale mai registrato nella storia della televisione, e ancora oggi è avvolto da una fitta nebbia di mistero. Avvenne quarantasei anni fa e colpì le trasmissioni della Southern Television, nel Sud della Gran Bretagna. L’attacco si rivolse alla sola componente sonora della emittente televisiva, risparmiandone il video. Tutto a un tratto, una stramba dichiarazione promossa da un certo Vrillon coprì il segnale audio. Questi diceva di essere un’autorità extraterrestre e chiedeva agli umani di vivere all’insegna del rispetto e dell’armonia. Era un mesaggio di pace, insomma, quello proposto dall’alieno, che con le sue parole intendeva lanciare un monito agli umani. Comportatevi bene, perché ci potrebbero essere delle ripercussioni.

Interferenza di Vrillon, azioni e reazioni

Interferenza di Vrillon - Ph Marco Verch Professional Photographer
Ph: Marco Verch Professional Photographer

Di fronte a questa storia dai tratti surreali una domanda sorge spontanea: cosa è successo veramente? Certo, non sono stati davvero gli alieni a contattarci e lanciarci un segnale di pace. È evidente che qualcuno abbia voluto fare uno scherzo e magari risvegliare le coscienze sopite dei propri connazionali: ma chi è stato e come ha fatto? Per hackerare una trasmissione televisiva, dopo tutto, servono delle ottime capacità. Per quanto riguarda il “come”, arrivammo presto a una risposta: il segnale della Southern Television veniva infatti trasmesso via cavo alla maggioranza dei trasmettitori. Ve n’era uno, però, quello di Hannington che non accoglieva il segnale per via diretta, ma faceva da ripetitore di un altro trasmettitore. Per tale motivo, il trasmettitore di Hannington era particolarmente debole a eventuali attacchi e intrusioni: è da lì che partì il messaggio di Vrillon.

Eppure, alla prima delle domande, ovvero chi sia l’autore dell’attacco, non esiste ancora risposta. Il messaggio all’epoca causò parecchio clamore e mise in allerta la popolazione; le autorità si mossero subito per dichiarare che si trattava di una bufala, ma ormai era troppo tardi. Le voci sull’interferenza di Vrillon fecero il giro del pianeta e ben presto l’avvenimento attirò l’attenzione di ufologi e autori delle più bislacche dietrologie. Il colpevole non fu mai preso, né identificato. Per un periodo uscì il nome di un tale Robert Delora. Eppure non fu mai chiaro di cosa egli si servì con esattezza per lanciare il messaggio, né tantomeno che prove esistessero contro di lui e come avessero fatto a trovarlo. Il caso dell’interferenza di Vrillon rimase così avvolto nel mistero, tanto che ancora oggi c’è chi vi si riferisce parlando di “quella volta che parlammo con gli alieni”.

Dario Lucisano

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