Roberto Casalino può ormai considerarsi come uno dei massimi esponenti della musica italiana del ventunesimo secolo. Non solo come sublime autore, ma anche come raffinato cantautore. Il suo ultimo album “Errori di felicità” è uno dei progetti discografici più interessanti del 2018 e come autore per altri artisti si conferma una garanzia, basta chiedere ad Emma per avere conferma. Noi di Metropolitan Magazine Italia, lo abbiamo raggiunto per una piacevole chiacchierata:
Ciao Roberto, il tuo ultimo album “Errori di felicità” è uscito da alcuni mesi. Che considerazioni ci puoi dare di questo album?
Sono molto soddisfatto, perché posso dire che è arrivato pienamente il messaggio che volevo trasmettere, ovvero quello di dare in mano alle persone un qualcosa che potesse essere scoperto pian piano e ad ogni ascolto, dove racconto una parte di me, con delle esperienze personali che poi alla fine sono esperienze universali che prima o poi vivono tutti. La cosa bella della musica è di raccontare un qualcosa dove prima o poi tutti ci si ritrovano. Inoltre, mi è piaciuto molto vedere le persone entusiaste dell’album e della visceralità che traspare nel disco. Ho cercato di curare al meglio ogni aspetto, è chiaro che si può fare sempre meglio, ma ad oggi posso dire di essere molto soddisfatto dell’album e non mi rimprovero nulla.
Ti sei esibito davanti al pubblico, portando il tuo album. Che emozione è stata?
La preparazione delle prime due date ad aprile è stata lunga, anche perché la band è stata quasi completamente rinnovata (eccetto uno dei due chitarristi ndr.), mentre il resto della band è composta da persone nuove e sono tutti bravissimi musicisti. Per i live abbiamo scelto tante canzoni, sia quelle del disco che i vari brani scritti per altri artisti, non è stato semplice, ma ci siamo riusciti. L’aspetto del live è fondamentale è la prova del nove per un album. Il pubblico ha apprezzato, questo era l’importante.
Pensi di essere riuscito a trasmettere tutto ciò che volevi raccontare al pubblico?
Quello che volevo comunicare con questo disco è incluso totalmente in queste dieci tracce. Certo, ho ancora tante cose da raccontare, ma anche tante cose da scoprire di me stesso e lo faccio attraverso la musica. Sono convinto che nelle future canzoni ci sarà sempre qualcosa di nuovo da dire e da dirvi, però per quello che riguarda il concetto di “Errori di felicità”, credo di aver sintetizzato bene o comunque ho inserito esattamente le dieci tracce che più mi rappresentavano.
L’estate ormai è alle porte, nonostante il tempo… ma c’è un tuo brano di questo album, che potrebbe diventare una hit estiva?
Ti posso dire che proprio la prossima settimana gireremo il video del terzo singolo estratto e diciamo che è la canzone più adatta per leggerezza al periodo estivo. Il brano è “Sgualcito cuore” e il mio scopo è quello di consumare al meglio e al massimo questo disco.
Ti faccio una domanda un po’ cattivella: c’è una canzone in questo album che più ti rappresenta?
Faccio veramente fatica a dire solo un brano che possa rappresentarmi di più. Ti posso dire che ogni canzone ha un suo motivo di esistere e soprattutto, è importante anche che sia posizionata in quel punto del disco… anche la tracklist è stata studiata accuratamente.
Oltre che sublime cantautore sei anche un grande autore per altri artisti, ultimo in ordine di tempo è il brano “Mi parli piano” di Emma. In futuro in quale veste ti vedremo con maggior frequenza da autore o da cantautore?
Probabilmente in entrambi le vesti (ride ndr.), sono due anime della stessa persona, da buon gemelli è questa la mia bipolarità, avere due facce: quella da autore, nascosta, ma con il privilegio di sentir cantare le proprie canzoni da grandi artisti come Emma e tanti altri. Poi chiaramente c’è il Roberto che vuole stare sul palco, cantare le sue canzoni e mettere la propria faccia. L’una è l’ossigeno dell’altra ed entrambe hanno bisogno dell’altra parte. Posso assicurare che continueranno a coesistere.