L’accordo Italia-Congo prevede “l’accelerazione e l’aumento della produzione di gas in Congo, in primis tramite lo sviluppo di un progetto di gas naturale liquefatto (GNL) con avvio previsto nel 2023 e capacità a regime di oltre 3 milioni di tonnellate all’anno (oltre 4,5 miliardi di metri cubi / anno). L’export di Gnl permetterà di valorizzare la produzione di gas eccedente la domanda interna congolese”.
I dettagli sull’intesa Italia-Congo
La Repubblica del Congo ed Eni, spiega il gruppo energetico, “hanno anche concordato la definizione di iniziative di decarbonizzazione per la promozione della transizione energetica sostenibile nel Paese, in particolare negli ambiti delle energie rinnovabili, dell’agricoltura con lo sviluppo di una filiera agricola – non in competizione con la catena alimentare – per la produzione di feedstock per la bioraffinazione, la conservazione e la gestione sostenibile delle foreste, l’adozione di sistemi di clean cooking, la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della Co2″.
“La partnership tra Italia e Congo viene da molto lontano. Con la tappa odierna qui si conclude una missione molto importante per il governo italiano in questa regione. L’aggressione russa ha portato l’Italia a diversificare le proprie fonti. È obiettivo prioritario per l’Italia ridurre la nostra dipendenza dal gas russo. Stiamo costruendo nuovi accordi” dichiara il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
“Puntiamo a mitigare i costi energetici per le famiglie e abbiamo un piano di sicurezza energetica” e continua Di Maio “Sia Draghi sia Cingolani sin dal primo giorno stanno lavorando al tetto massimo del pezzo del gas come strumento per evitare speculazioni: questa deve essere una priorità dell’Ue. È la linea dell’Italia: non abbiamo parlato di veti e ci aspettiamo sostegno a questa proposta”.
In seguito alla chiusura degli accordi con l’Algeria ed il Mozambico dunque, il principale obiettivo dell’Italia è quello di sostituire il 50% dell’energia fornita da Mosca entro il 2023.
Lara Luciano