Lise de la Salle debutta a Roma con il suo “Bach Unlimited” a La Sapienza

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Di Redazione Metropolitan

Lise de la Salle propone il programma “Bach Unlimited” per il suo debutto romano all’Università degli Studi di Roma La Sapienza

(Lise de la Salle, fonte: immagine web)

Lise de la Salle, pianista dotata di una forte sensibilità e maturità artistica, si affaccia sui palchi internazionali nel 2005, a soli 16 anni.

Nel 2017 incide il suo disco Bach Unlimited, del quale ci propone degli estratti nel programma omonimo in concerto a La Sapienza.

J. S. Bach, pilastro della musica di tutte le epoche, rivive per noi stasera attraverso la pianista Lise de la Salle, che propone un omaggio nell’omaggio al compositore, includendo dei brani composti per il suo cd da Thomas Enhco, di ispirazione totalmente Bachiana.

Dopo un’esemplare esecuzione del Concerto Italiano in Fa Maggiore, la pianista si rivolge al pubblico per condividere la chiave di interpretazione della serata: “Vorrei dirvi qualcosa su come questo programma è costruito nella mia mente. Voglio omaggiare Bach ma anche farvi vedere quanto sia attuale. Voglio farvi conoscere un compositore che ha deciso di mostrare il suo amore per Bach: Thomas Enhco.

Emblematico di Enhco è il Chant Nocturne che, partendo dal secondo movimento del Concerto Italiano di Bach ci propone un viaggio temporale con un nuovo punto di arrivo, lo stesso tema con una nuova aria, la stessa sorgente in un nuovo secolo.

(Thomas Enhco, fonte: immagine web)

Alcuni brani in programma sono stati costruiti sul celebre tema BACH, ovvero un motivo di quattro suoni (B= Si bemolle, A= La, C= Do, H= Si naturale) che, seguendo la nomenclatura tedesca delle note, vanno a comporre il nome del compositore stesso. Bach in primis usava spesso questo tema, servendosene anche come firma musicale.

Questa sera il tema BACH ci viene proposto tramite il Preludio e Fuga di Roussel, la Fantasia e fuga di Liszt e il Valse-Improvisation di Poulenc.

Lise de la Salle dimostra le sue doti artistiche non solo in qualità di abile e matura pianista, ma anche di sensibile studiosa del vastissimo repertorio di e dedicato a Bach, di cui ha minuziosamente selezionato brani in grado di richiamarsi l’un l’altro, creando un cerchio lineare, senza intoppi e senza una vera fine.

La discussa trascrizione per pianoforte di Busoni della Ciaccona di Bach, a concludere coraggiosamente un programma orgogliosamente bachiano che ci ha dato la possibilità unica di viaggiare di secolo in secolo con gli stessi temi, le stesse note, la stessa ispirazione compositiva.

Eleonora Giulia Meloni