In serata, da Beirut, l’Isis aveva rivendicato l’attacco a Solingen. Il gruppo jihadista Stato islamico in una nota ha fatto sapere che si è trattato di una “vendetta per i musulmani in Palestina”. Nel testo è sottolineato che “L’autore dell’attacco a un raduno di cristiani nella città di Solingen in Germania ieri era un soldato del gruppo dello Stato islamico”.

La polizia tedesca ha arrestato il presunto autore dell’attacco con coltelli che ha causato in Germani,a a Solingen, la morte di tre persone durante un festival locale in un attacco rivendicato dallo Stato islamico. Inzuppato dalla pioggia battente e ancora coperto di sangue, poco dopo le 23 l’uomo si è avvicinato agli agenti e ha detto, secondo le informazioni della BILD: “Sono io quello che state cercando…”.

L’aggressore era fuggito dopo aver colpito nella città occidentale di Solingen venerdì sera, scatenando una caccia all’uomo durata un giorno. “Abbiamo appena arrestato il vero sospettato”, ha detto alla televisione pubblica il ministro degli Interni della regione Nord Reno-Westfalia, Herbert Reul.

“L’uomo che abbiamo cercato tutto il giorno è stato arrestato”, ha detto, aggiungendo che la polizia avrebbe le prove per condannarlo. In un comunicato su Telegram, Amaq, il braccio propagandistico dell’Isis, ha affermato che “l’autore dell’attacco contro un raduno di cristiani nella città di Solingen, in Germania, ieri era un soldato dello Stato islamico”. L’Isis ha affermato che l’attacco è stato compiuto come “vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque”, in evidente riferimento alla guerra di Israele contro il gruppo militante palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. Funzionari tedeschi hanno affermato che “non si può escludere un movente terroristico”.