A nulla sono serviti gli appelli di politici e società civile. Lo Ius Soli non verrà discusso.
Dopo la mancanza del numero quorum al Senato e con lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, lo Ius Soli è la legge incompiuta della legislatura.
Durante la Conferenza stampa di fine anno, il Premier Paolo Gentiloni è stato stuzzicato dai cronisti sulla questione. «Il modo migliore per archiviare lo Ius soli per molti anni sarebbe stato quello di farlo bocciare. Sono convintissimo dell’importanza di questa norma, e sappiamo che il futuro si gioca sulla nostra capacità di non escludere e di non respingere, perché chi semina esclusione e respinge raccoglie odio. Ma non abbiamo avuto i numeri, non ci siamo riusciti. Vi assicuro che da parte del governo non ci sono mai state incertezze, purtroppo c’era la certezza sulla mancanza dei numeri».
Gianni Cuperlo parla di «conclusione che mortifica le ragioni del diritto e della democrazia. Quegli scranni vuoti al Senato nell’ultimo giorno utile, la fuga dei senatori 5 Stelle, quel brindisi leghista, il dispiacere profondo per quelle assenze di parlamentari del Pd, sono una immagine da cancellare».
«Doveva essere un gesto di civiltà come qualcuno ha detto tempo fa invece si chiude nel modo più incivile possibile». Aveva dichiarato Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, aggiungendo «In tanti però si sono spesi per questa causa. Esiste una buona Italia che come sempre sopperirà alle assurdità dei calcoli elettorali. Saranno quei cittadini della società civile e delle associazioni che continueranno a lavorare seriamente ogni giorno per arginare i danni di questo ennesimo scempio parlamentare e faranno capire a questi 800mila minori quanto essi contino per gli adulti responsabili del Paese. È una brutta pagina della nostra storia repubblicana».
Per Luigi Di Maio è tutta una sceneggiata «Non credo che il presidente Gentiloni sia nelle condizioni di garantire qualcosa per la prossima legislatura. Il suo partito è circa al 20% e non credo andrà al governo nella prossima legislatura. Le sue sono promesse da marinaio come quelle che ha fatto il suo predecessore». Il candidato premier del M5S ha poi aggiunto: «Noi non abbiamo partecipato a una messa in scena politica, è stato strumentalizzato per tutta la legislatura un tema come lo ius soli che secondo noi va affrontato a livello europeo. Oggi la nostra priorità è il sostegno al reddito degli italiani; se la maggioranza voleva quella legge se la votava».
C’è da ricordare che il Movimento 5 Stelle, nel 2013, presentò una proposta di legge molto simile a quella attuale.
Dalla stessa parte della barricata troviamo anche il leghista Calderoli, il quale aveva già affermato «Lo Ius Soli è colpito e affondato. Morto e sepolto. Per me è una grande vittoria, perché sono stato io in questi due anni e mezzo, con le mie decine di migliaia di emendamenti, a bloccare in commissione e poi in Aula questa assurda e inutile proposta di legge che serviva solo a regalare un milione di nuovi voti al Pd».
Marco Toti