Un pericolo scampato? Stando alle forze dell’ordine americane, si. Trump, attentato già due volte, poteva essere aggredito una terza. Lo dice Chad Bianco, sceriffo della contea di Riverside. “Se me lo chiedete ora, vi dico che sì, probabilmente i miei vice hanno evitato un terzo attentato”. Questa l’ipotesi dell’attentato dietro l’arresto di Vim Miller, 49 anni. Che sabato a Coachella è stato fermato all’ingresso dell’area dove si sarebbe tenuto un comizio di Donald Trump.
Trump attentato per la terza volta? L’arresto preventivo di un uomo lo ha evitato
Miller si era presentato mostrando un falso accredito per accesso Vip e un pass giornalistico, anche quello risultato falso. Gli uomini dello sceriffo, che presidiavano uno dei punti d’accesso all’area, si sono insospettiti. A un controllo della targa è risultato che il Suv nero guidato da Miller, e tenuto in completo disordine all’interno, era falsa. La macchina non era registrata. La perquisizione degli interni ha fornito nuovi motivi per sospettare di lui: c’erano due armi, una pistola e un fucile, cariche, oltre a numerose munizioni, molti passaporti falsi e patenti false.
L’uomo si dovrà presentare il 2 gennaio 2025 in tribunale per un’udienza. Ciò che non è chiaro è perché un potenziale attentatore sia stato rilasciato con una cauzione di 5mila dollari. Ma lo sceriffo prosegue: “Intanto di lui si occuperanno Secret Service e Fbi e nuove incriminazioni federali sono possibili, ma io non sono in grado di aggiungere altro”.
Marianna Soru
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