Per la modica cifra di circa 100 euro si può facilmente raggiungere qualsiasi destinazione in Asia, persino un volo di 6 ore come Bangkok-Colombo non si sottrae a questa costante.
Arrivati nella capitale cingalese oserei dire che le cose da fare non abbondano, è sporca, afosa e caotica.
Nonostante questo devo ammettere che non mi è affatto dispiaciuta, i prezzi sono assolutamente risibili, le persone cordiali e disponibili (anche se non mancheranno di farvi il classico prezzo maggiorato del turista) e c’è una sorta di fascino che aleggia nell’aria.
Non è propriamente qualcosa che può essere colto da tutti, si deve essere temprati a tutte quelle stranezze e al caos che regna sovrano da queste parti, ma una volta fatto il callo si potranno apprezzare molte cose che prima sfuggivano.
Soggiornare qui non è assolutamente un problema ma vi consiglio di spendere qualche spicciolo in più del minimo sindacale per non ritrovarvi a dormire con topi e scarafaggi (si, mi è successo).
Purtroppo questa terra sta anch’essa subendo l’invasione commerciale cinese quindi vi è in atto un rapido processo di urbanizzazione selvaggia soprattutto nella capitale, per questo vi consiglio di andarci al più presto.
Da qui avrete 3 opzioni, andare a nord, est o sud. Il mio giro mi ha portato ad est ma nessuna scelta è sbagliata.
Gli spostamenti sono clamorosamente lenti, economici e godibili. Un centinaio di chilometri può mediamente richiedere dalle 6 alle 10 ore, il prezzo per treno o bus varierà dai 50 centesimi fino a un euro.
Non ho notizia di mezzi veloci o notturni ma nemmeno vi consiglierei di prenderli, passare il tempo con i locali in un vagone di terza classe o stare seduti sulla porta del treno con le gambe a penzoloni nel vuoto sfiorate dall’erba è una delle esperienze più vere e meravigliose mi siano mai capitate nella vita! Affrontare un tratto di montagna a passo d’uomo osservando il paesaggio cambiare lentamente sotto i nostri occhi e godendosi l’aria fresca sul nostro viso sono il modo migliore per far passare il tempo eterno che ci separa dalla nostra destinazione.
Si perché qui tutti viaggiano con le porte aperte, si sale e si scende al volo dai bus (i quali però mantengono velocità sostenute ed è quindi sconsigliabile non stare al proprio posto) e tutto funziona in modi a noi difficili da comprendere ma che per loro sono semplicemente la normalità.
Kandy è generalmente la prima tappa obbligatoria, molto più per necessità di spezzare il viaggio che per ciò che ha da offrire. Una notte sarà più che sufficiente per visitare il templio e fare un giretto tra il nulla assoluto.
Dopo tocca a Ella, qui il tratto ferroviario è il più bello in assoluto quindi da non perdere assolutamente, il villaggetto è grazioso e la sera offre addirittura qualcosa da fare. Per gli amanti delle escursioni si deve assolutamente andare in cima ad Ella rocks, a visitare il ponte dei 9 archi e ovunque il vostro naso vi suggerisca, da vedere ce n’è a iosa e ogni minuto vi darà grande soddisfazione.
I posti per dormire non mancano e i prezzi sono leggermente più alti ma sempre molto modesti, come cibo locale dovete assolutamente provare il cottu, costa pochissimo ed è meraviglioso… anche se non ho mai capito cosa ci fosse dentro.
Per altre informazioni sullo Sri Lanka ci rivedremo tra 2 settimane.