Scuole ed esercizi commerciali chiusi, ad eccezione dei negozi di generi di prima necessità. È il mini lockdown deciso dalla commissione straordinaria di Arzano in provincia di Napoli alla luce “dell’altissimo numero di contagiati presenti sul territorio”.
L’ordinanza prevede, con decorrenza dal 15 ottobre e fino alle ore 24 di venerdì 23 ottobre: la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale; la chiusura di tutte attività commerciali, comprese le attività di ristorazione e bar, ad esclusione dei negozi di generi alimentari, delle farmacie, dei fornai, di distributori dei carburanti, dei negozi di ottica, dei rivenditori di mangimi per animali; la chiusura del cimitero consortile; la sospensione di tutte le manifestazioni e gli eventi pubblici; la chiusura di tutti i centri anziani sul territorio comunale; la chiusura di tutte le palestre e la sospensione di tutte le attività sportive, in forma individuale e di squadra, sia di tipo professionale che amatoriale; la sospensione del mercato settimanale.“
Lockdown ad Arzano, commercianti in rivolta
Un gruppo composto da cittadini e commercianti ha bloccato questa mattina, 15 ottobre, la rotonda di Arzano, uno dei principali snodi della viabilità del comune della provincia di Napoli e di tutta l’area nord. La protesta, pacifica, è partita alle prime ore di oggi e il presidio sta causando gravi disagi alla circolazione. Il motivo è nel provvedimento emesso ieri dal sindaco, il commissario prefettizio Maria Pia De Rosa, che ha imposto il lockdown sul territorio comunale in seguito all’aumento di contagi da coronavirus: 200 positivi, che hanno portato alla serrata di tutte le attività. La rotonda è stata bloccata anche con sacchi della spazzatura che impediscono il passaggio delle automobili.
Il lockdown era stato chiesto dall’Asl e varato dalla Prefettura di Napoli sentita la commissione prefettizia (dal febbraio 2019 ad Arzano c’è il commissario). Le disposizioni prevedono la chiusura di tutti i negozi, ad eccezione di quelli di beni di prima necessità, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti dei singoli cittadini. Chiusi anche scuole e cimitero e sono sospese tutte le manifestazione ed eventi pubblici, il mercato settimanale, le attività sportive e dei centri anziani. L’ordinanza, la numero 36 pubblicata nel tardo pomeriggio di oggi, entra in vigore dalla mezzanotte di ieri 14 ottobre e e sarà valida fino 23 ottobre compreso. “In queste condizioni non esiste un vero lockdown, quindi i cittadini si spostano negli altri paesi per gli acquisti – spiega a Fanpage.it Giovanni Di Giorgio, presidente dell’Aspecon, l’associazione commercianti di Arzano – noi chiediamo una riapertura con regole ferree che possano servire realmente ad arginare il contagio, oppure un lockdown vero, quindi fermare anche la libertà di circolazione e chiudere tutto il territorio comunale. Quella attuale è una via di mezzo che penalizza soltanto i commercianti”.