
E’ davvero possibile tornare ad un lockdown totale in Italia, come quello dello scorso marzo 2020, oppure si continuerà con le zone gialle, arancioni e rosse? La curva dei contagi non sembra accennare a scendere. Per questo nella giornata di di ieri si è cominciato a pensare ad un ipotetico lockdown totale. Soprattuto adesso che le varianti imperversano in buona parte delle regioni. Con l’indice Rt in risalita a 0.95 e l’istituzione di alcune zone rosse in diversi comuni italiani, alcuni esperti chiedono che sia nuovamente istituito il lockdown totale. Ma chi effettivamente chiede un lockdown totale?
Lockdown totale in Italia: è davvero possibile?
Il lockdown totale oggi viene richiesto da Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina preventiva all’università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza Coronavirus. “Al ministro ho sottoposto la necessità di proporre al governo tre cose, anche alla luce del problema delle varianti: lockdown breve e mirato per 2, 3 o 4 settimane, ossia per tutto il tempo necessario a riportare l’incidenza di Covid-19 al di sotto dei 50 casi per 100mila abitanti. Tornare a testare e tracciare; vaccinare a tutto spiano”.
Continua così Ricciardi: “Io sono consigliere del ministro della Salute e a lui mi rivolgo. E Speranza ha sempre accolto i miei suggerimenti. Nel precedente governo, però, trovava un muro, trovava la linea di chi voleva convivere con il virus. Questo ha causato decine di migliaia di morti e ha affondato l’economia. Spero che la strategia del nuovo governo sia ‘no Covid’ e che ci riporti a una prospettiva di normalità in tempi ragionevoli. Ci riavvicineremmo al ritorno alla vita normale e alla ripresa economica, come dimostrano gli esempi di Cina, Taiwan, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda.”
Pregliasco: “Si rischierebbe la ribellione sociale”
Claudio Mastroianni, direttore del dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma, sottolinea: “Ora più che mai serve la massima attenzione e bisogna stare molto accorti e valutare misure più stringenti e anche l’idea di un lockdown. Siamo di fronte a una settimana decisiva”. Per il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, un lockdown totale subito, come suggerito da Walter Ricciardi, servirebbe “da un punto di vista scientifico. Credo però che un lockdown totale sia difficile da proporre dal punto di vista dell’opportunità politica e del disagio e della ribellione sociale che si rischierebbe”.