Lombardia, Fontana commissiona i camici all’azienda della moglie

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Di Redazione Metropolitan

Governatore Attilio Fontana- Fonte: www.RaiPlay.it

Il governatore della Regione Lombardia Fontana avrebbe fatto rifornimento di camici in piena emergenza Covid presso la Dama Spa, azienda riconducibile alla moglie e al cognato. La trasmissione Report su Rai3 ha fatto emergere la vicenda. Ha confermato un avvenuto pagamento del materiale per 513mila euro, che poi sarebbe stato restituito dall’azienda come donazione.

L’inchiesta sui camici della Regione Lombardia forniti dalla Dama SPA

La Dama Spa è la ditta della famiglia Dini, di cui Roberta e Andrea Dini, moglie e cognato di Attilio Fontana, sono proprietari. La fornitura di camici non compare nel registro online degli acquisti, ma nell’elenco degli affidamenti diretti. Ciò che fa più discutere della vicenda è la procedura di negoziazione diretta con l’azienda che, senza vincere alcuna una gara, avrebbe fornito i camici alla Regione. La fornitura è di 75mila camici e 7mila tra cappellini e calzari, per 513mila euro. Nella documentazione era specificato che il pagamento sarebbe venuto tramite bonifico a sessanta giorni dalla data di fatturazione.

Andrea Dini però, che rifiuta l’intervista con Giorgio Mottola, inviato di Report, risponde al citofono che non si è trattato di un appalto, ma di una donazione. Dini descrive l’avvenuto pagamento un errore. Si giustifica: “Effettivamente, i miei, quando io non ero in azienda durante il Covid, chi se ne è occupato ha male interpretato, ma poi me ne sono accorto e ho subito rettificato tutto perché avevo detto ai miei che doveva essere una donazione”. Dall’indagine effettivamente, nel periodo che coincide con l’inizio delle inchieste di Report, risulta una restituzione di 359mila euro. All’appello ne mancherebbero dunque 153mila.

La versione del governatore Fontana

Fontana dichiara di non saper nulla della vicenda. Afferma con un post su Facebook: “Nessuna accusa può essere fatta a coloro che nel periodo di guerra al Covid-19 hanno agito con responsabilità e senso civico per il bene comune. Respingo fermamente ogni strumentalizzazione affidando alle autorità competenti la tutela della Regione Lombardia”.

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Post su Instagram in risposta a Report di Fontana

Oggi la procura di Milano ha aperto un’indagine proprio sulla fornitura dei camici e si occuperà di realizzare i controlli sull’operazione.

Fontana annuncia un nuovo gruppo di lavoro

Rilasciando un’intervista al Corriere della Sera, il governatore Fontana afferma “Siamo stati colti di sorpresa da un’emergenza bestiale, di errori ne abbiamo commessi fin che ne vuole. Però, a marzo prendere decisioni era durissima”. Sulla vicenda dell’appalto sulla commessa per i camici Fontana precisa “Sto per nominare un mio gruppo di lavoro che entro la metà di agosto indicherà le cose da fare e quelle da evitare, proprio sulla base di questi mesi. La competenza viene prima di tutto, e la Lombardia, me lo lasci dire, sulle competenze è fortissima”. Sulla moglie spiega che è socia al 10% e dunque non controlla nulla. Giustifica poi il suo essersi affidato a numerose aziende, tra cui la Dama spa, per la fornitura del materiale medico sanitario: “In quei giorni la Regione ha chiesto camici e mascherine a chiunque li avesse“.

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