Londra, attentato nella metropolitana. Scattata la caccia all’uomo

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Di Redazione Metropolitan

Un nuovo attentato ha colpito la metropolitana di Londra stamattina. Si contano 20 feriti, già scattata la caccia all’uomo.

Erano le 8:20 di questa mattina, quando una bomba è esplosa nella metropolitana di Londra. L’ordigno è esploso su di un treno, mentre si trovava in sosta alla stazione di Parsons Green, nel quartiere di Fulham, una zona residenziale di fascia alta molto vicina all’importante centro degli affari di Hammersmith.

La polizia ha confermato un paio d’ore dopo l’accaduto che si sia trattato di un atto di terrorismo. I feriti sono stati 22, alcuni feriti e ustionati al volto ed altri calpestati dalla folla terrorizzata mentre cercavano di lasciare il treno. I feriti sono stati ricoverati in quattro ospedali diversi, secondo quanto riferito dall’Ambulance Service della capitale britannica, ma nessuno sarebbe comunque in pericolo di vita.

La polizia ha avviato la caccia all’uomo, secondo quanto riferito dal sindaco di Londra Sadiq Khan, anche se non si sa ancora se sia trattato di una persona sola o di più persone a progettare e mettere in atto l’attentato. Secondo quanto riportato da Repubblica, vi sarebbe un video in cui si vedrebbe il possibile attentatore, ma è una notizia ancora da confermare e da prendere con le dovute cautele.

La bomba, un ordigno rudimentale, consisteva in un grosso secchio di plastica da vernice collegato ad un timer, lasciato in una busta della spesa. Fortuna ha voluto che la quantità di esplosivo fosse molto modesta, altrimenti sarebbe stata una strage. A quell’ora infatti il vagone era stipato di persone, pendolari che si recavano al lavoro. La stazione di Parsons Green è stata chiusa per consentire le indagini dell’antiterrorismo.

La premier Theresa May, intanto, è rientrata precipitosamente a Londra, dove ha riunito il COBRA, ovvero il comitato di crisi del governo britannico. Le misure di sicurezza sono state rafforzate, in particolar modo lungo le linee dei mezzi pubblici.  

Lorenzo Spizzirri