Tennis

Lorenzo Sonego cerca l’impresa a Vienna

Lorenzo Sonego
Lorenzo Sonego – Photo Credit: REUTERS/Lisi Niesner

Quando batti il numero uno in classifica che durante tutto l’anno ha perso solamente con uno che fa di nome Rafa e cognome Nadal, allora per te qualsiasi altra impresa sembra uno scherzetto. Eppure oggi Lorenzo Sonego si troverà di fronte, ancora una volta, a un ostacolo che in questo momento è notevole. Il suo nome è Andrey Rublev, il giocatore senza dubbio più in forma del momento. Per Lorenzo vincere a Vienna sarà dura ma non impossibile.

Sonego alla prima finale in un 500

Il punto più alto in cui Sonego si è mai spinto in carriera in un ATP 500, prima di Vienna, sono stati i quarti di finale raggiunti peraltro quest’anno a Rio de Janeiro. Sulla terra brasiliana però l’azzurro si era dovuto arrendere a Borna Coric, che di 500 persi contro Rublev se ne intende. Per il resto della sua ancora giovane carriera niente risultati particolarmente notevoli in tornei di questa caratura; anche se non bisogna dimenticare l’exploit di un anno fa al Master di Montecarlo.

La finale di oggi, insieme al traguardo sopracitato e all’unico titolo ATP del torinese (vedasi Antalya 2019), rappresenta già così il più grande risultato ottenuto da Lorenzo in carriera. Dovesse vincere, Sonego diventerebbe il terzo italiano a trionfare in un 500; gli unici a riuscire nell’impresa sono stati Paolo Bertolucci e Fabio Fognini, che a distanza di 36 anni hanno conquistato il torneo di Amburgo. Una missione non facile quella che dovrebbe portare a termine, ma non impossibile. Anche se il tuo avversario è Andrey Rublev.

Lorenzo può davvero battere Rublev?

Rublev - Photo Credit: GEPA/Walter Luger
Rublev – Photo Credit: GEPA/Walter Luger

Perché no. Dopo aver battuto Djokovic, perché non dovrebbe vincere anche contro Rublev? La questione non è però così semplice, se si prende in esame il rendimento del russo. Con quella di oggi Rublev giocherà la terza finale 500 nell’arco di poco più di un mese. Un filotto straordinario che ricorda quello centrato lo scorso anno dal connazionale Daniil Medvedev. Qualora vincesse anche in Austria, sarebbe il terzo ATP 500 e quinto titolo complessivo della stagione, che con ogni probabilità lo proietterebbe direttamente alle finali di Londra.

Tanti motivi, dunque, per cui il moscovita entrerà in campo come a man on a mission. D’altronde l’aspetto mentale è uno degli attributi che più di tutti Rublev ha affinato in questa stagione; da impaziente e irascibile, è diventato un tennista in grado di gestire i momenti clou delle partite. Contro Sonego ci si aspetta di vedere questo Rublev, anche se la componente “stanchezza” non deve essere sottovalutata. È vero, ha 23 anni, ma giocare 20 partite in un mese o giù di lì non è nemmeno semplicissimo da gestire.

Ma se si parla di forma, non si può non sottolineare come Sonego non abbia perso nemmeno un set da quando è entrato da lucky loser nel main draw. Se anche in finale riuscirà ad esprimere il tennis che gli ha permesso di battere Djokovic e arrivare a giocarsi il titolo contro Rublev, sì, Lorenzo può davvero alzare un trofeo quest’oggi. E semmai non dovesse riuscirci, ci alzeremmo comunque in piedi ad applaudirlo.

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