Di cosa si tratta
Sta crescendo negli ultimi anni il numero di genitori che decidono di rivolgersi ad un’osteopata per i problemi dei propri figli. Questa branca dell’osteopatia prende il nome di osteopatia pediatrica. Si tratta di una specializzazione che ha il fine di evitare che si sviluppino problematiche muscolari o scheletriche, oltre che prevenire altre possibili patologie.
Al momento può ancora essere definita come una terapia alternativa, che sta però spopolando tra i nuovi genitori. Spesso viene presa in considerazione dopo un parto traumatico, ma può aiutare anche nel caso in cui i neonati abbiano problemi ad addormentarsi o quando sono inquieti. Anche durante la gravidanza può essere utile in quanto può limitare la possibilità che il feto non si accomodi all’interno dell’utero nel modo corretto.
La nascita è un momento in cui il bambino viene sottoposto a parecchio stress e a diverse pressioni. Può succedere che il passaggio al mondo esterno colpisca i tessuti che sono chiaramente delicatissimi nel primo periodo di vita. L’osteopata pediatrico ha il compito di accompagnare il bambino nella sua crescita, salvaguardando la sua salute e di conseguenza il suo sviluppo. Un mestiere perfetto per chi adora lavorare con i bambini, per cui è necessaria una specializzazione: ASOMI, accademia di Osteopatia, organizza un importante master di osteopatia pediatrica.
Quando è consigliata
Gli osteopati consigliano una diagnosi entro i primi sei mesi di vita degli arti e in particolare delle condizioni del cranio. Ciò perché il benessere, la crescita, l’alimentazione, la digestione, la respirazione e lo sviluppo del bambino potrebbero risentirne. Una valutazione osteopatica diventa quindi fondamentale anche per i neonati, in modo tale da prevenire disfunzioni. Già nei primi giorni di vita, infatti, il corpo del bambino inizia a svilupparsi: immagazzina stimoli positivi e negativi che vanno poi a costituire una memoria per quanto riguarda i tessuti. Trattandoli precocemente si evita che diventino patologie poi complicate da trattare con il passare degli anni.
Problematiche in cui può intervenire
Andiamo a vedere quali sono le problematiche che possono presentarsi nel bambino e che l’osteopatia può risolvere:
- Difficoltà di suzione e allattamento
- Plagiocefalia (deformazione del cranio)
- Coliche e aria intestinale
- Rigurgiti e reflusso gastro esofageo
- Sonno disturbato e iperattività
- Pianto
- Stipsi
- Otiti e riniti ricorrenti
- Torcicollo congenito/miogeno
- Dimorfismi degli arti inferiori (piede torto congenito o displasia dell’anca)
- Problemi di natura respiratoria (asma, allergie varie)
- Scoliosi e altri problemi posturali
- Mal di testa
- Mal di schiena
- Disturbi del sonno
- Problemi di occlusione dentale
Come si può vedere non si tratta di poche questioni, tanto meno banali. Può capitare che molti neopapà e neomamme si possano “spaventare” vedendo il proprio bimbo soffrire già in tenera età per problematiche difficili da comprendere. Proprio per questo c’è l’osteopatia: il trattamento osteopatico già nei primi mesi di vita influisce positivamente sulla crescita del neonato fino all’età adulta.
Gli studi sull’osteopatia pediatrica
Ci sono delle ricerche che provano il fatto che l’osteopatia abbia migliorato la gestione delle coliche, la qualità del sonno e la abbia ridotto la anche le crisi di pianto. Oltre a ciò, può aiutare molto anche nel velocizzare il recupero nei casi di ittero neonatale. Con esso si intende quando la pelle e le mucose prendono una colorazione giallastra, dovuta ad un aumento della birilubina nel sangue. L’effetto del trattamento riduce eventuali conseguenze poi in età adulta.
Il trattamento manipolativo osteopatico, anche detto TMO, ha dalla sua diversi studi pubblicati riguardo la sua efficacia sui neonati. Uno dei più importanti a livello internazionale è stato pubblicato nel 2021 e dimostra come nella maggior parte dei casi l’osteopatia pediatrica abbia risolto i problemi percepiti dai genitori senza complicazioni. In particolare, per quanto riguarda la problematica del piede torto congenito. Oltre ovviamente ad un trattamento ortopedico, a cui l’osteopatia non può sostituirsi, è stato dimostrato come il TMO porti ad una risoluzione rapida di questa malformazione, riducendone così il rischio chirurgico.
Quando è controindicata
È importante sottolineare che si tratta si di una pratica per nulla invasiva, ma non per questo è esente da ogni tipo di rischio. Le reazioni avverse sono molto rare, ma è un tipo di trattamento controindicato nei bambini con traumi cranici, fratture, infezioni gravi, tumori o patologie acute.