Luca Trapanese è il 46enne che nel 2018 è balzato sulle prime pagine, poichè padre single che ha adottato la piccola Alba affetta dalla sindrome di Down.
L’attivista sarà tra gli ospiti de La Volta Buona, in onda a partire dalle 14:00 dove si racconterà alla padrona di casa del talk di Raiuno, Caterina Balivo in occasione dell’uscita nelle sale di Nata Per Te, film diretto da Fabio Mollo che ripercorre sul grande schermo la storia del padre e della figlia adottiva. Nato a Napoli nel 1977, Luca è un giovane con la passione dei viaggi, prediligendo i paesi in via di sviluppo. Visita India ed Africa, dove svolge al tempo stesso attività di volontariato coordinando progetti in collaborazione con le suore di Madre Teresa tramite l’associazione. Si reca spesso a Lourdes dove instaura rapporti con ragazzi disabili: fonda l’associazione A Ruota Libera Onlus con Eduardo Savaresi volta a progetti legati alla disabilità.
Luca Trapanese, l’arrivo di Alba
Nel 2018 decide di adottare una bambina affetta dalla sindrome di down, Alba lasciata dalla madre in ospedale. Single ed apertamente omosessuale, Luca Trapanese incontra diverse difficoltà per concretizzare la pratica di adozione. Nel corso di un’intervista a Domenica In, aveva raccontato:
Io ho scelto Alba. Volevo una figlia disabile. Perché per me la disabilità è diversità, quindi è ricchezza. Non è qualcosa di cui vergognarsi. Nel momento in cui diedi disponibilità, la giudice mi disse che c’era precedenza per le coppie, lo disse quasi dispiaciuta. Alba era perfetta per l’adozione perché era caduta la patria podestà dei genitori, perché lasciata in ospedale, perché piccola. Mi sono messo in panchina, quindi, ad aspettare. Dopo un po’ mi chiamano: ‘Venga a prendere il decreto perché le daremo Alba’. Corro in tribunale, avevo i pantaloncini corti e non potevo entrare, faceva caldissimo, era luglio. Compro un pantalone in un negozio vicino e vado a prendere questo decreto, temporaneo per l’estate, in attesa di cercare una famiglia per Alba. Questo perché ero single. Alba aveva trenta giorni, appena l’ho presa in braccio ho detto ‘è mia figlia’. Sapevo che non sarebbe andata da nessuna parte e che sarebbe rimasta con me… Grazie ad Alba oggi mi sento un uomo felice e lei mi renderà felice per quello che è, anche se non diventerà un grande ingegnere”.
Recentemente Trapanese ha avviato una comunità per ragazzi disabili senza genitori, “Il borgo Sociale” ed una casa famiglia per bambini con gravi malformazioni, unica in tutto il Sud Italia, “La Casa di Matteo”. Coordina inoltre da dieci anni i progetti della Fondazione del Cardinale di Napoli e collabora attivamente con enti benefici di rilievo, come: il Pio Monte della Misericordia, la Fondazione Giglio; la Fondazione Cannavaro Ferrara.
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