Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Il 14 maggio è il giorno del compleanno di due grandi registi come George Lucas e Robert Zemeckis. Abbiamo perciò deciso di dedicare a loro il racconto di oggi. In particolare ci siamo ispirati a due cult da loro diretti: Guerre Stellari e “Ritorno al futuro”

Quando stava per iniziare “Guerre Stellari” , il piccolo Lucas abbandonava la realtà per entrare nel suo mondo fantastico popolato da eroi e astronavi. Ad accompagnarlo il suo fratellino Roberto che era il suo inseparabile copilota spaziale. Entrambi viaggiavano insieme a Luke Skywalker attaccando la Morte Nera con le loro spade laser finte. In quel momento era come se tutto intorno loro non esistesse più. Si erano perfino dimenticati di essere stati mandati in salotto a guardare un film mentre i loro genitori iniziavano i loro proverbiali litigi. Al centro della vera guerra galattica una famiglia che si stava sgretolando a causa di un nemico oscuro che si chiamava cancro.

Lucas, piccoli guerrieri stellari e i loro genitori

Questa puntata di StoryLine è dedicata a George Lucas e Robert Zemeckis
“Questo è il covo dei Sith”, gli aveva detto la mamma, immagine realizzata dal pittore Sergio Totaro

Qualche ora più tardi, quando la Morte Nera stava esplodendo, il rumore era così forte che Lucas e Roberto si accorsero come provenisse dalla stanza a fianco. “Mamma cosa è successo?”, chiese il piccolo Lucas poco dopo. “Niente Luke deve combattere con il lato oscura della forza che vuole farlo passare al male ma vedrai che cela farà è un eroe invincibile”. “Ti ha rotto i piatti però” fece Roberto notando molti cocci a terra. “Sono stati gli stormtrooper che volevano catturarlo”. Per la madre di Lucas trasformare i litigi genitoriali con la fantasia era il modo migliore per nascondere una verità che riteneva troppo dolorosa per loro. Il padre dei piccoli guerrieri stellari aveva infatti un cancro al cervello e litigava di continuo perchè temeva di non farcela. Nonostante ti considerino Luke Skywalker pensi che a volte contro il dolore della realtà non basti più l‘immaginazione.

Una sofferenza che aveva nascosto ai figli, perchè a suo dire, Lucas e Roberto erano troppo piccoli. Per questo era meglio che continuassero a sognare le loro battaglie galattiche e non si svegliassero fino a 18 anni. E forse ci sarebbe riuscito se non fosse stato che uno dei loro giochi gli avesse fatto scoprire la realtà. Lucas e Roberto quel giorno avevano deciso di andare in una stanza proibita. “Questo è il covo dei Sith”, gli aveva detto la madre, “è pericoloso. Promettetemi che non ci andrete mai”. I due piccoli ribelli stellari però scocciati da una noia imperiale decisero di vivere una nuova avventura. Aprirono la porta della stanza proibita, dello studio del padre.

Ritorno al futuro

Questa puntata di StoryLine è dedicata a George Lucas e Robert Zemeckis
Trovarono alcune cartelle cliniche, immagine realizzata dal pittore Sergio Totaro

Trovarono alcune cartelle cliniche tra cui una radiografia e una diagnosi. “Cancero”, lesse Lucas sbagliando la pronuncia a causa della piccola età. “Forse è un sith malvagio mandato dall’imperatore nella testa di papà”, fece sconsolato Lucas, “come facciamo a scacciarlo?”. “Beh di certo non possiamo entrare nella sua testa ma ho un’idea”, fece Roberto. “Quale sarebbe”, chiese Lucas ripresosi dallo spavento. “Faremo come Martin in Ritorno al futuro. Torneremo al momento prima che papà vada in ospedale e lo convinceremo a non andare così il Sith non entrerà nella testa di papà. Sei con me Doc?”

I due promisero di combattere fino alla fine le forze del male e rivelare quella sera il loro piano ai loro genitori. Cosi quando iniziarono i consueti litigi si prepararono con uno strampalato schema per presentare la loro idea. “Papà possiamo sconfiggere l’imperatore”, disse Lucas intrufolandosi nella cucina poco dopo. “Io e tuo padre stavamo discutendo tra adulti”, ribattè seccata la madre. “Lo so ma noi possiamo sconfiggere Cancero. Possiamo tornare nel passato ed impedire che entri nella testa di papà e così cambiare il futuro”, affermò Roberto. “Siete entrai nella stanza proibita?”, urlò la madre. “Lascia stare”, disse il padre.

Tu sei Luke Skywalker

“Come va?”, sentirono Lucas e Roberto mentre il loro padre gli rimboccava delicatamente le coperte.”Skywalker non ti arrendere noi possiamo aiutarti”, disse Lucas. “Lo so ragazzi ma questa è una battaglia galattica che non si può combattere”, affermò il padre accarezzandolo. “Non ti arrendere papà. Tu sei Luke Skywalker, il valoroso caveliere Jedi. E un Jedi non ha paura di nessuno. Torna nel passato e sconfiggi il mostro”, disse Roberto. “Lo farò bambini miei.. ci vediamo nel futuro”, disse baciandoli e allontandosi.

Luke guardò ancora una volta i piccoli guerrieri stellari dormire poi se ne andò in salotto. Dopo essersi seduto sul divano notò le spade laser dei figli accanto al televisore. Ne prese in mano una e “torna nel passato”, iniziò a ripetersi. Ed effettivamente viaggiò nel tempo rivedendo la sua famiglia come l’aveva formata e come l’aveva creata. Rivide i piccoli Lucas e Roberto giocare accanto a lui ricordando quanto fossero importanti. Ripensò alla sua principessa e la mille battaglie di ogni giorno combattute per lei contro vari terribili imperatori. Ora un nemico oscuro stava vincendo ma “un Jedi non ha paura di nessuno”, disse ricordandosi le parole di Roberto.

Tornerò come Obi Wan Kenobi

La mattina seguente Lucas e Roberto non fecero colazione ma attesero pazientemente il padre che non era ancora a tavola. “Ero a telefono con Doc”, disse poco dopo ai figli. “Luke Skywalker farà la sua battaglia contro Cancero nel passato, nel presente e nel futuro. Forse non tornerò ma sono un cavaliere Jedi e non ho paura. Se anche non dovessi esserci fisicamente sarò sempre accanto a voi come il mio maestro Obi Wan Kenobi”. Tutta la famiglia si strinse insieme mentre cominciava una nuova battaglia stellare. O forse in fondo la guerra galattica era già vinta perche Lucas, Roberto e i loro genitori sarebbero rimasti in ogni caso uniti per sempre.

Stefano Delle Cave