Musica

Lucio Battisti, la melodia immortale delle “Emozioni”

Un artista senza peli sulla lingua, libero da ogni convenzione, da ogni gabbia che impedisse all’arte di esplodere. Un cantautore il cui profilo e capigliatura sono divenuti iconici nel mondo della musica. Stiamo parlando proprio di lui, Lucio Battisti, che nonostante siano passati più di vent’anni dalla sua scomparsa, continua ancora oggi ad essere uno dei principali punti di riferimento per i musicisti odierni.
Battisti è stato un uomo riservato, eclettico nella sua timidezza e un polistrumentista alla costante ricercatezza musicale e ritmica.
Il suo è stato un percorso da autodidatta, eppure in ogni sua canzone, anche quelle del periodo “Battisti-Mogol“, la musica è firmata Lucio Battisti.
Questo denota la naturale inclinazione del cantautore nel trasformare le note musicali in brani indimenticabili che hanno segnato la storia della canzone leggera italiana.

Il suo inconfondibile timbro vocale è stato spesso oggetto di contestazioni da parte della critica musicale, soprattutto negli anni ’70, ai suoi esordi. Famosa è l’apparizione televisiva – una delle poche – di Lucio Battisti al programma Speciale per Voi di Renzo Arbore nel 1969, in cui viene espressamente richiesto al cantante di dedicarsi alla poesia anziché al canto.
Ciò è naturalmente dovuto ad un orecchio disabituato a timbri grezzi come quello di Battisti, ma affezionato alle grandi voci di Domenico Modugno e Claudio Villa. Si può affermare che Lucio Battisti ha fatto abbattere un muro di pregiudizi, di limitazioni, di stereotipi che nel mondo dell’arte è del tutto superfluo. Basti pensare alla musica di oggi, in cui la musica indipendente, quella proveniente dalla strada, fatta di crudezza e invettive, sono ai primi posti delle classifiche.
Se ciò oggi è possibile è soprattutto grazie a chi, in tempi non sospetti, ha superato critiche e ostacoli pur di far valere la propria arte senza remore.

Lucio Battisti, la musica al centro di sperimentazioni

Sicuramente oggigiorno Battisti sarebbe molto incuriosito dalla scena indie italiana, oltre che dalla trap, dal rap, dalla nuova musica elettronica che sta dilagando. Un uomo come lui, sempre alla ricerca della sperimentazione, della novità, dell’accento creativo. Le sue canzoni contengono sonorità sempre nuove, originali, che spaziano nei generi e nei ritmi.
Uno degli album di Battisti che più rappresenta questa continua ricerca è sicuramente Amore e non amore, pubblicato nel luglio del 1971.
Battisti, come si evince dal titolo del disco, parla qui d’amore. Un amore però messo al centro di una sperimentazione che denota l’indipendenza artistica dell’autore, che preferiva creare un album avanguardistico piuttosto che commerciale.

Un altro disco sicuramente sottovalutato ma altrettanto all’avanguardia di Battisti, sempre inserito nel periodo di collaborazione col paroliere Mogol, è Anima Latina del 1974.
Un album con sonorità sicuramente diverse dal solito, che ricordano quel rock psichedelico e alternativo americano tipico dell’epoca.
Lucio stesso definì l’album un’operazione culturale, un esperimento. E’ una vera e propria opera rivoluzionaria per ciò a cui si era abituati in Italia all’epoca! L’evidenza della grandezza artistica di Lucio Battisti, in grado di dare vita a pietre miliari della storia della musica e al contempo di sbizzarrirsi tra sonorità alternative e un sound controcorrente.

La Repubblica – Lucio Battisti

Tra avanguardia e immortali successi commerciali: l’era Mogol-Battisti

Ma Lucio non è stato solo un grande sperimentatore: i suoi successi musicali sono innumerevoli, soprattutto legati al fruttuoso periodo di collaborazione con Giulio Repetti in arte Mogol.
Le canzoni prodotte tra gli anni Settanta e Ottanta da Battisti-Mogol sono ancora oggi amate come ieri.
Da qualche tempo finalmente la discografia di Battisti è presente sulla piattaforma Spotify. I giovani sono tornati ad ascoltare e ad apprezzare un pezzo importante di cantautorato italiano.


Come dimenticare brani quali Emozioni, Pensieri e Parole, Un’Avventura, Fiori Rosa Fiori di Pesco, Acqua Azzurra Acqua Chiara, Il Tempo di Morire, I Giardini di Marzo, La Canzone del Sole e chi più ne ha più ne metta. Il patrimonio artistico che ci è stato lasciato da questa storica accoppiata è di immensa portata, oggi più che mai per l’influenza sulla musica odierna.
Lucio Battisti è stato ed è dunque un artista dalle più svariate sfumature; la sua musica è in grado di far sognare, emozionare, innamorare ma anche ballare, cantare, volare con la fantasia. Ascoltare una canzone di Battisti equivale ad indossare un paio d’ali e dirigersi verso mete sconosciute, “planare sopra boschi di braccia tese“: indossare quindi le ali della libertà.

Nicole Ceccucci

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