Non era certo quello che viviamo oggi il futuro che immaginava Lucio Dalla quando scriveva le sue canzoni che profumavano di eternità. Chissà se ancora oggi ci avrebbe detto: “aspettiamo senza avere paura domani”, come nella sua Futura, probabilmente sì. Lucio era un uomo spiritoso e cordiale, sempre pronto a sorridere e a prendere con leggerezza le situazioni, pur essendo estremamente sensibile e capace di entrare nei nostri cuori con le sue canzoni.
Un ricordo di Lucio Dalla
Sono trascorsi otto anni da quando Lucio ha smesso di cantare live per noi, ma continuiamo ad ascoltarlo con la stessa ammirazione di sempre. C’è qualcosa che contraddistingue le sue canzoni e le ha rese spesso immortali. La perspicacia di osservare e raccontare, tra musica e parole, qualcosa che non c’è. Quando ho avuto occasione di incontrarlo ho capito che una delle sue capacità era il saper guardare bene attraverso le cose. Ricordo che una volta mentre scrivevo un articolo in occasione del Festivalbar, dietro le quinte dell’Arena di Verona, me lo trovai alle spalle a sbirciare i miei appunti. Lo muoveva un’infinita curiosità. Sembrava che non si sentisse un artista ma un addetto ai lavori. E da quel saper guardare, curiosare, immaginare sono nati i suoi più grandi capolavori.
Solo per fare qualche esempio si possono citare alcune canzoni indimenticabili. “Caruso”, ispirazione probabilmente sovrannaturale e interpretazione inarrivabile. Da ricordare anche quei meravigliosi capisaldi della musica italiana che si intitolano “Lucio Dalla” e “Dalla”, rispettivamente del 1979 e 1980. Tra i titoli di questi due album: “Stella di mare”, “Anna e Marco”, “Cosa sarà”, “Balla balla ballerino”, “La sera dei miracoli”, “Cara” e “Futura”. Ci sono ragazzi degli anni ’80 che hanno ancora il cd, col viso di Lucio col cappellino in copertina, nel cruscotto dell’auto!
Le cover
L’elenco delle canzoni più belle sarebbe lungo e si rischierebbe di lasciarne fuori qualcuna. È certo che la musica di Lucio Dalla è stata di grande ispirazione anche per tanti colleghi. Molto belle, anche se non a tutti note, sono alcune cover delle sue canzoni. “Domani”, incisa da Noemi, “Se io fossi un angelo” per la voce di Massimo Di Cataldo, “La casa in riva al mare” di Enrico Ruggeri, fino ad un intero album che gli ha dedicato Fiorella Mannoia nel 2013, intitolandolo proprio “A te”.
L’eredità
La musica di Lucio Dalla è per i cantautori italiani un riferimento e un’eredità. Ad avere ancora con lui un legame è oggi Cesare Cremonini che nella sua “Io e Anna” ha voluto dare un seguito alla storia cominciata da Lucio con “Anna e Marco”. Un racconto nuovo che parte dalla storia dei due innamorati e li ritrova trent’anni dopo. Sicuramente da ascoltare. Cesare porta Lucio Dalla nel cuore e nella sua musica in assoluto. Era stato proprio Lucio ad identificarlo come suo erede e la stessa Bologna ha dedicato quest’anno a lui l’onore di accendere le luminarie natalizie con le parole delle sue canzoni, proprio come aveva fatto con Lucio, in segno di continuità.