Lucio Dalla, i duetti inaspettati

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Di Redazione Metropolitan

Le prime canzoni di Lucio Dalla cominciano ormai a compiere cinquant’anni. Il prossimo anno sarà la volta di 4/3/1943, presentata a Sanremo nel 1971. I suoi grandi successi sono amati da tutti e contenuti in numerose raccolte. Non altrettanto famosi sono i duetti di cui Lucio è stato sempre prodigo, soprattutto nei live. Ecco alcune chicche, con i suoi compagni di viaggio, da ricercare per l’ascolto.

Lucio Dalla e Francesco De Gregori

Prima è stata una grande amicizia, poi un tour, poi un disco e poi di nuovo un disco e un tour, dopo trent’anni. Quello tra Lucio Dalla e Francesco De Gregori è stato uno dei sodalizi musicali più riusciti della musica italiana. Prima con “Banana republic”, album dei record, poi con “Work in progress” che ha segnato la reunion, testimoniata anche dal DVD “Back to back”. L’unione di due personalità così diverse per carattere personale e professionale, e anche per aspetto fisico, ha condotto ad un album immortale di grandissimo successo. Di questo lavoro l’assaggio che ingolosisce e convince a continuare l’ascolto è “Ma come fanno i marinai”, una canzone scanzonata, non a caso quella che ha dato l’inizio all’intero progetto e conclude l’album.

Lucio Dalla e Tiromancino

Federico Zampaglione ha inciso diverse cover e da quelle è riuscito quasi sempre a far scaturire qualcosa di nuovo e di diverso, quasi con una nuova anima. “Com’è profondo il mare” è del 2002 e inclusa nella raccolta “95-05”dei Tiromancino. Federico riscopre, proprio forse insieme a Lucio e al suo featuring, un senso nuovo anche per questa canzone. Oltre a sottolineare il significato metaforico del testo, dedicato alle persone sopraffatte dalle difficoltà e dalle prepotenze, ne ribadisce anche il significato letterale. Un legame talmente profondo quello dei Tiromancino con Lucio Dalla da scegliere come data di uscita del singolo “Piccoli miracoli”, che è poi stato un grandissimo successo, il 4 marzo 2016 proprio in omaggio a Lucio.

Mango ha duettato con Lucio Dalla in "Forse che sì forse che no"
Mango ha duettato con Lucio Dalla in “Forse che sì forse che no” – Photo Credits: Tgcom24

Mango

Non è una canzone molto nota ma “Forse che sì forse che no”, che nel 2004 è stata pubblicata nel CD di MangoTi porto in Africa”, è sicuramente un pezzo da scoprire. L’unione di due anime diverse e due vocalità molto differenti si fonde in un brano sicuramente capace di creare un’atmosfera rarefatta su un testo suggestivo e poetico molto profondo che parla della vita degli artisti. Una canzone malinconica con una sorpresa sul finale, rappresentativa dei contrasti vissuti da coloro che vivono per l’arte e anche dell’irriverente spirito goliardico di Lucio. Non tutti sanno che Lucio Dalla è stato anche l’autore del testo di “Bella d’estate” di Mango.

Neri per caso

L’evento in cui i Neri per caso cantano a cappella con Lucio Dalla uno dei suoi grandissimi successi “Balla balla ballerino” è del 2008 ed è incluso nell’album degli artisti salernitani intitolato “Angoli diversi”. Un incontro insolito che certamente dà vita ad un brano piacevole da ascoltare in una versione completamente diversa dall’originale in cui Lucio si trova naturalmente a suo agio e riesce ad esprimere, allo stesso tempo, il suo amore per la musica e la sua capacità di giocare con e sulle note.

Marco Mengoni ha duettato con Lucio Dalla in "Meri Luis"
Marco Mengoni ha duettato con Lucio Dalla in “Meri Luis” – Photo Credits: Onstage Panucci

Marco Mengoni

È del 1980 la prima versione di “Meri Luis” ed è il 2011 l’anno in cui Lucio decide di reinterpretarla con Marco Mengoni. Il brano è incluso nella raccolta di DallaQui dove il mare luccica”, il motivo per cui la canzone è stata affidata a Marco è perché Lucio lo riteneva un interprete eccezionale. Era rimasto molto colpito quando lo aveva sentito cantare e aveva pensato di fargli incidere “Meri Luis” che per lui era una delle sue canzoni più importanti, non la più bella ma una canzone con un’identità ed un messaggio forti. Una storia fatta di storie, che Lucio sapeva ben raccontare, e un testo che parla di amore per la vita “e come è bello poterla cantare”.