Ludovico Ariosto e L’Orlando Furioso

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Di Redazione Metropolitan

Nato l‘8 Settembre 1474, ben 546 anni fa, Ludovico Ariosto è uno dei grandi esponenti della letteratura italiana del periodo rinascimentale. Incarna perfettamente l’esempio di uomo del suo tempo: si dedica allo studio dei classici, ma anche di Petrarca, di cui diventa grande ammiratore. Nonostante la sua posizione sociale, a Ferrara, è un umanista convinto che pone l’uomo e le passioni umane al centro della sua filosofia e della sua più grande opera: L’Orlando Furioso.

Ritratto di Ludovico Ariosto, web generico
Ritratto di Ludovico Ariosto, web generico

Ariosto, una vita alla corte degli Este

Ci troviamo tra il XV e il XVI secolo, quando l’Italia era divisa in piccoli comuni e ducati, sotto il potere delle famiglie nobili. I Medici a Firenze, gli Sforza a Milano, lo Stato della Chiesa, il Regno delle due Sicilie e, a Ferrara, c’era la famiglia degli Este. Una corte ricca d’arte, dove i mecenati, in particolare potenti ecclesiastici, amavano acquistare e commissionare opere d’arte. Ariosto, trovatosi lì per continuare i suoi studi, fu subito accolto sotto l’ala protettiva del cardinale Ippolito d’Este, che lo rese il suo ambasciatore. Ariosto si sentì snaturato, privato dell’arte, la sua essenza, ma accettò la sua posizione, approfittandone per viaggiare. Il suo colpo di fulmine lo ebbe con Roma, una città di grandissimo fervore culturale, ma non riuscì mai a trasferirvisi.

Ludovico Ariosto legge l'Orlando Furioso alla corte degli Este, web generico
Ludovico Ariosto legge l’Orlando Furioso alla corte degli Este, web generico

Mentre è a Ferrara, in periodi di calma apparente, cominciò a comporre L’Orlando Furioso, destinato ad essere dedicato al suo signore, Ippolito d’Este. Quando il cardinale fu trasferito, Ariosto scelse di non accompagnarlo: nel frattempo si era innamorato di una donna e di Ferrara. Lì morì ed il suo corpo è attualmente sepolto a Palazzo Paradiso, in una biblioteca a lui dedicata.

L’Orlando Furioso

L’Orlando Furioso è un poema epico cavalleresco in 46 canti, dedicato alle gesta di Orlando, un guerriero dell’esercito cristiano di Carlo Magno. Gli studiosi, identificano l’opera come una ripresa dell’Orlando Innamorato di Boiardo, lasciato incompiuto. In realtà, Ariosto ne riprende unicamente i personaggi. L’opera inizia in medias res, con la fuga di Angelica, la donna di cui Orlando e molti altri sono innamorati, dall’accampamento cristiano in Francia. La grandezza di quest’opera è l’intreccio, in cui si districano ben tre filoni narrativi, composti magnificamente da Ariosto.

Copertina originale Orlando Furioso, Ludovico Ariosto. Web generico
Copertina originale Orlando Furioso, Ludovico Ariosto. Web generico

Il principale è costituito dal grande amore non ricambiato di Orlando per Angelica: ritrovata la ragazza durante un momento di passione con Medoro, un infedele, inizia la furia di Orlando. Il secondo filone narrativo tratta il tema della magia: Bradamante, una guerriera cristiana, cerca Ruggiero, un soldato saraceno con cui ha una storia d’amore. Dalla loro storia, dopo la conversione di Ruggiero al cristianesimo, nascerà la dinastia degli Este (qui la dedica). L’ultimo filone costituisce la cornice storica di tutta l’opera: la guerra tra cristiani e saraceni, conclusa con la vittoria dei cristiani dopo il ritorno di Orlando e la conversione di Ruggiero.

La follia di Orlando. Web generico
La follia di Orlando. Web generico

Un’opera pessimistica, ricca di temi che armonizza ed attualizza la dimensione epica al XVI secolo, secolo della grande riforma protestante.

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