Sta per iniziare una nuova settimana di arrivi nelle nostre sale cinematografiche.Tra i film da vedere, vi segnaliamo “L’ufficiale e la spia”, il nuovo attesissimo lungometraggio di Roman Polansky presentato con successo a Venezia 76 e “Aspromonte- la terra degli ultimi” di Mimmo Calopresti con, tra gli altri interpreti, Marcello Fonte

L’ufficiale e la spia- il J’Accuse di Roman Polansky

Il 21 novembre arriva finalmente nelle sale cinematografiche italiane “L’ufficiale e la spia”, l’ultimo attesissimo lavoro di Roman Polansky, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris su un famoso caso giudiziario francese, l’affaire Dreyfus. Si tratta dell’ingiusta incriminazione, alla fine del xix secolo, di un ufficiale ebreo accusato di essere una spia. Un’accusa dettata dall’antisemitismo, una piaga sociale che colpì anche i figli di Dreyfus deportati poi dai nazisti.

“Il film si pone come simbolo di una cultura, di una conoscenza, che sono il perfetto antidoto all’estremismo, all’ignoranza che si nasconde dietro il razzismo, dietro ogni forma di intolleranza. Soprattutto le nuove generazioni devono conoscere queste vicende”, ha detto Alain Goldman, uno dei produttori del film, al momento della sua presentazione a Venezia 76. L’antisemitismo è infatti un problema quanto mai attuale. Basti pensare alla recenti manifestazioni di odio contro la senatrice ebrea Liliana Segre.

il trailer de L’ufficiale e la spia

Aspromonte- la terra degli ultimi

Lo stesso giorno di Polansky arriva nelle sale un film italiano da non perdere. Stiamo parlando dell’ultimo lungometraggio di Mimmo Calopresti “Aspromonte- la terra degli ultimi” con, tra gli altri, Marcello Fonte e Valeria Bruni Tedeschi. Un film che il regista e il produttore Fulvio Lucisano hanno voluto dedicare alle oro origini calabresi.

il trailer di Aspromonte

Tratto da libro di Pietro CriacoVia dall’Aspromonte”, il film è ambientato nel 1951 ad Africo, un piccolo paese della Calabria senza acqua ed elettricità, dove gli abitanti decidono di lottare per il cambiamento ed il riscatto sociale. Un film che fa riflettere sui problemi che hanno determinato l’arretramento del sud Italia e che ancora lo affliggono restando per questo molto attuale.

“Un’attualità che diventava sempre più evidente anche mentre giravamo, in mezzo a paesini nei quali le maestre scioperavano perché non c’erano più bambini a sufficienza per formare le loro classi, mentre lì vicino non si stavano facendo attraccare navi cariche di bambini; in mezzo a centinaia di comparse a piedi scalzi che ci ringraziavano per quell’esperienza che gli stavamo regalando. Questa è una storia di ultimi, e gli ultimi continuano a essere fra noi: sono coloro che non hanno la possibilità di scegliere, di esistere, di vincere.”, ha spiegato infatti il regista Mimmo Calopresti.