Anche il patriarca ortodosso russo Kirill potrebbe essere sanzionato nell’ambito di un sesto pacchetto di misure in risposta alla guerra in Ucraina.
Bruxelles propone di sanzionare il capo delle Chiesa ortodossa russa
L’Unione europea si appresta a varare un sesto pacchetto di misure contro la Russia, alla luce del conflitto militare ai danni dell’Ucraina che va avanti da oltre due mesi. Secondo un documento visionato oggi dall’Afp, la Commissione europea ha proposto di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, nell’ambito di un sesto pacchetto di misure in risposta alla guerra in Ucraina.
La nuova lista degli ultimi “obiettivi” contro Mosca include 58 personalità da sanzionare, tra cui non solo Kirill ma anche molti soldati russi e mogli e figli del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Ovviamente, prima di entrare in vigore dovrà essere approvata dagli Stati membri.
Discussioni sul patrimonio del patriarca Kirill
Basandoci su un documento a cui ha avuto accesso l’agenzia France Press, la Commissione europea avrebbe proposto di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa nell’ambito di un sesto pacchetto come reazione all’operazione militare di Mosca contro Kiev. Quella contro il patriarca Kirill risulterebbe come una delle tante mosse contro individui ed entità che sostengono il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, in particolare coloro che sono direttamente collegati ai massacri di Bucha e Mariupol.
In questi anni ci sono state molte discussioni riguardo l’enorme patrimonio e il lusso di cui disporrebbe il patriarca Kirill. La sua ricchezza personale è stata stimata dal Moscow News nel 2006 in 4 miliardi di dollari, mentre un articolo di Novaya Gazeta stimava nel 2019 una ricchezza tra 4 e 8 miliardi di dollari. Si tratta ovviamente di cifre impossibili da verificare, quindi da non valutare con assoluta certezza.
Alcuni parlano di una villa vicina quella di Putin a Gelendzhik sul Mar Nero, di un superyatch e della passione per gli orologi di lusso. Come riferito dall’Huffington Post, il patriarca è sospettato di possedere ricchezze personali anche in Svizzera e in paradisi offshore. C’è anche chi lo accusa di essere l’intestatario fittizio di beni di Putin; altri credono che abbia conti bancari pure in Italia, Austria e Spagna. Anche quest’ultime sono accuse degli oppositori che non hanno ancora trovato conferme ufficiali.
Il colloquio con Papa Francesco
Il patriarca Kirill è accusato di essere un scottante sostenitore dell’operazione speciale militare che la Russia sta portando avanti contro l’Ucraina. Nelle ultime ore si è espresso in merito alle azioni intraprese da Vladimir Putin e dall’esercito russo dicendo: “Non vogliamo combattere con nessuno. La Russia non ha mai attaccato nessuno, ha solo difeso i suoi confini”.
Precedentemente c’è anche stato un colloquio telefonico di circa 40 minuti con Papa Francesco, che ha chiesto al capo della Chiesa ortodossa russa di non “trasformarsi nel chierichetto di Putin” e la risposta del Pontefice è stata:”Di questo non capisco nulla“, dopo aver sentito delle giustificazioni del conflitto militare che sta avvenendo.
Valeria Muratori