Ci porta letteralmente nello spazio la collab di Prada con la NASA in persona. La celebre maison capitanata dalla signora Prada aveva infatti già sognato in grande puntando tutto sulla Luna. Così il 16 ottobre, al Congresso Astronautico Internazionale di Milano, arriva in esclusiva la presentazione della Axiom Extravehicular Mobilty Unit di Axiom Space. Il progetto arriva in periodo Covid ed è stato studiato fino al 2022, quando Axiom ha ricevuto il primo ordine per Artemis del valore di 228 milioni di dollari. Ha inoltre beneficiato dell’accordo pubblico-privato con la Nasa per raccogliere esperti riconosciuti in vari campi, e chiedere il loro apporto alla progettazione e allo sviluppo di questa tuta di nuova generazione.

Prada e NASA insieme per realizzare la nuova tuta Axiom: dalla passerella alla Luna

Si chiama Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU), ed è un vero e proprio gioiellino. A spiegarlo Matt Ondler, presidente di Axiom Spaxce. “È un momento storico. Si tratta di un design innovativo, in cui l’uomo è al centro. Quando ci sarà Artemis III ci sarà il primo astronauta, il primo non americano, a camminare sulla Luna. Cercherà di trovare l’acqua nel polo Sud della Luna. Farà freddo e la tuta deve esser in grado di proteggere l’essere umano in questo contesto molto ostile. È richiesta quindi una grande tecnologia e innovazione da un punto di vista ingegneristico”.

Ma come è realizzata? Bando ai tessuti pregiati e largo alla tecnica: il design dello strato esterno e la ricerca dei materiali sono il frutto di un minuzioso lavoro. Il design ha avuto inizio quando le due aziende hanno deciso di unire creatività e ingegneria per la progettazione delle tute spaziali di nuova generazione. Di contro, anche la maison si è detta entusiasta. “Per noi è un onore che Axiom abbia scelto Prada, la partnership per il nostro gruppo è importantissima. Oggi inizia un’avventura entusiasmante, ci piace affrontare le sfide e tra 30 anni guardando indietro capiremo che abbiamo fatto la scelta giusta”. La tuta AxEMU è un’evoluzione del modello Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU) della Nasa. Vuole garantire maggiore flessibilità, efficienza e sicurezza. Soprattutto, integra strumenti specializzati per l’esplorazione del polo sud lunare. Si adatta alle diverse fisionomie degli astronauti, sia uomini, sia donne: ad oggi sono 12 le persone che hanno toccato il suolo lunare. Nessuna di questa è mai stata una donna, ma mai dire mai.

Marianna Soru

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