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Lvmh, Hermès, Richemont e Chanel chiudono le loro boutique in Russia

Lvmh, Hermès, Richemont e Chanel chiudono le loro boutique in Russia. I big dell’industria mondiale del lusso hanno deciso di chiudere i loro negozi in Russia: Lvmh, il più importante con 76 maison e 64,2 miliardi euro nel 2021, a partire da ieri sera ha sbarrato gli ingressi delle sue 124 boutique. La notizia è stata riportata da Wwd, che l’ha registrata da un portavoce del gruppo.

Il colosso francese del lusso LVMH che racchiude grandi marchi come Louis Vuitton ha annunciato la chiusura temporanea di tutte le sue 124 boutique in Russia.

Lo ha reso noto il gruppo guidato da Bernard Arnault.

Stessa decisione presa da Hermès, prima azienda ad aver intrapreso questa strada e che ha tre boutique a Mosca, e da Richemont, gruppo svizzero a cui fanno capo marchi come Cartier, Montblanc e Buccellati. Chanel ha annunciato la stessa strategia con un post su LinkedIn: «Date le crescenti preoccupazioni per la situazione, la crescente incertezza e la complessità per operare, Chanel ha deciso di sospendere temporaneamente tutte le sue attività in Russia. Non spediremo più in Russia, chiuderemo le nostre boutique e abbiamo già sospeso l’e-commerce», si legge.

«È con molto rimpianto che abbiamo preso la decisione di chiudere temporaneamente i nostri negozi in Russia e di fermare tutte le nostre attività commerciali a partire dalla serata del 4 marzo», recita un post pubblicato nel profilo LinkedIn di Hermès, che non ha rilasciato altri dettagli su tale strategia. Hermès, a quanto riporta Reuters, aveva in programma l’apertura di una boutique a San Pietroburgo entro quest’anno. Richemont ha invece circa 12 negozi a gestione diretta, perlopiù a Mosca, e ha fermato le sue attività a partire dal 3 marzo.

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