Lyndon Johnson, tra vittorie e sconfitte

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Di Redazione Metropolitan

Lyndon Johnson nasce a Stonewall (Texas) nel 1908, nei pressi della città che porta il nome del nonno Johnson City, in una famiglia di umili agricoltori e cow-boy. Trascorse la sua gioventù divenendo testimone della povertà e della depressione economica delle zone in cui crebbe rendendolo estremamente sensibile riguardo problemi sociali come la discriminazione razziale. Argomenti che diverranno linee guida di alcune delle sue manovre politiche.

Lyndon Johnson

Verso la carriera politica

Prima di approdare alla vita politica svolge numerosi lavori come custode e muratore. La sua prima vera occasione si presenta quando il deputato Richard M. Kleberg lo assume come segretario, permettendogli di frequentare la facoltà di legge alla Georgetown University. Sposa Claudia Alta Taylo nel 1943, conosciuta anche come Lady Bird. Nel giro di pochi anni raggiungerà gli alti livelli della politica statunitense rivestendo la carica di rappresentante della camera prima e quella di Senatore poi nel 1949.

Undici anni dopo (1960), si presenta alle primarie democratiche durante le quali viene sconfitto dal futuro presidente John F. Kennedy. Nonostante la sconfitta, Johnson mantenne l’incarico di leader dei democratici e lo stesso Kennedy lo propose come candidato Vice-Presidente alle elezioni di quell’anno. Una scelta considerata dai molti come un escamotage politico per assicurarsi i voti del Sud e in particolare del Texas.

Lyndon B. Johnson e Jackie Kennedy
Lyndon B. Johnson e Jackie Kennedy.
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Il 22 novembre 1963: il giuramento sull’Air Force One

Ciò che accadde il 22 novembre del 1963 a Dallas è noto a tutti, in quanto Vice di Kennedy, Johnson prestò giuramento sull’Air Force One dopo appena due ore dall’omicidio del Presidente, davanti alla moglie Jackie con indosso ancora il tailleur sporco di sangue del marito.

Johnson rimase in carica per il tempo rimanente del mandato di Kennedy mantenendo una politica per lo più cautelare durante la quale istituì la nota Commissione Warren per indagare sull’omicidio del presidente. Allo scadere di quello che era l’ultimo anno di mandato di Kennedy, Johnson nel 1964 si ricandida questa volta vincendo con il 61,1%.

Lyndon Johnson
Lyndon Johnson.
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Politica interna ed estera: tra vittorie e sconfitte

Fino al 1969, anno delle dimissioni dalla carica, il presidente raggiunge ottimi risultati in politica interna lottando per l’integrazione razziale, raggiunta con il Civil Rights Act of 1964 e il Voting Act of 1965, ma generando una forte delusione in politica estera con la cosiddetta Escalation della guerra in Vietnam.

Le numerose sconfitte in termini non solo di battaglie ma soprattutto di perdite umane avvenute durante il conflitto in Asia e le proteste interne contro la guerra, costrinsero Johnson a dimettersi nonostante avesse diritto ad un secondo mandato, non potendosi considerare tale quello dopo l’omicidio Kennedy. Ritiratosi a Stonewall, muore dopo pochi anni nel gennaio del 1973 onorato con i consueti funerali di Stato.

a cura di Claudia Cangianiello