Il musicista Machine Gun Kelly rivela nel documentario sulla sua vita Life in Pink, disponibile dal 27 giugno su Disney+, un fatto sconcertante: ha infatti tentato di uccidersi mentre era al telefono con la fidanzata, l’attrice Megan Fox.
Machine Gun Kelly: «Avevo la canna del fucile in bocca, Megan taceva come morta»

Il musicista rivela di essere caduto in un delirio depressivo e paranoie dopo la morte del padre, avvenuta nel 2020.
Ero andato a casa sua per portar via la sua roba e ho avuto una strana interazione con un vicino di casa che mi ha turbato molto, anche nei giorni successivi. Le sue parole continuavano a girare, non riuscivo a togliermele dalla testa. Ero sprofondato nella mia stanza e tutto diventava sempre più buio.
Una spirale nera di paranoia che lo aveva portato addirittura a dormire con un fucile accanto al letto per timore che qualcuno avesse potuto introdursi in casa sua e fargli del male, o addirittura ucciderlo.
L’episodio che vede protagonista, suo malgrado, l’attrice è stato quello in cui, secondo MGK, “qualcosa si è rotto”:
Dicevo qualcosa tipo “Non ci sei, non sei qui per me”. Ero nella mia stanza e inveivo contro di lei: avevo la canna del fucile in bocca e gridavo. Ma quando ho premuto il grilletto, il fucile si è inceppato e non ha sparato. Dall’altra parte Megan taceva come morta.
Quell’episodio comunque è stato utile a Machine Gun Kelly per capire che era giunto il momento di ripartire da zero con la sua vita, per il bene delle persone che gli erano ancora accanto, Megan e la figlia Casie su tutte:
Mi dicevano che rivolevano indietro il loro padre e il loro futuro marito, che non volevano più guardarmi attraverso un velo. È stato allora che ho capito che dovevo liberarmi della droga, ma per davvero stavolta.
Il rapper ha allora iniziato a seguire un percorso di terapia per vincere le battaglie contro i suoi demoni e per prendersi cura della propria salute mentale, con al fianco sempre la fidanzata:
Megan è diventata il mio sole. Io mi giro verso di lei e lei mi dà luce e vita e mi aiuta a crescere. Quello che ci lega è ultraterreno. È qualcosa di più di ogni favola che ti raccontano da bambino. È qualcosa che nessuno ti dice mai.
Chiara Cozzi
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