
Pioniera e anticipatrice, Madonna è un’artista con un’enorme carriera che, di riflesso, ha avuto e continua ad avere un grandissimo impatto sulle altre e sugli altri, ispirando chi la ascolta, ma anche chi la guarda. La sua unicità è passata anche e soprattutto attraverso i look scelti. Oltre alle parole cantate, Madonna, con i suoi abiti, è diventata portavoce di una liberazione femminile e sessuale che non avrebbe potuto avere scenario diverso da quello degli anni 80.
Who’s that girl?

Nel periodo in cui Madonna Louise Veronica Ciccone cominciava a sbocciare, la politica, la società, erano in escandescenza. Serviva una risposta creativa dirompente e dura. Da allora e per i 40 anni successivi, fino ad oggi, Madonna non si è mai sottratta alle sfide, non ha esitato di fronte alle provocazioni e non si è lasciata intimorire dalle critiche. Pagando il prezzo delle proprie scelte, ha continuato il suo show consapevole che i commenti di disappunto, le censure, nascevano principalmente laddove c’era una mancata comprensione del messaggio, e di conseguenza del canale scelto. Inclusività, libertà di espressione, accettazione di sé e degli altri, unità, erano idee che propagate, non potevano far male ad alcuno e per Madonna capire che il problema non era lei, ma gli alti nel momento in cui non lo comprendevano, l’ha salvata.
Fin dove può far arrivare l’asticella della trasgressione Madonna? Lei può arrivare ad annullarla quell’asticella. É stato così dal primo momento, da quando nel 1984 Madonna si presentò alla prima edizione degli MTV Video Music Awards con un wedding dress. Cosa può esserci di dirompente e trasgressivo in un abito che è stereotipo del candore femminile? Ad esempio un taglio chic e sexy dell’abito, tra l’altro abbellito con una cascata di pizzi e merletti, perle e tulle. Lo indossò per la sua performance di Like a virgin, cantata con una maxi torta nuziale alle spalle. L’abito non poteva che diventare iconico e dal 2011 è esposto all’Hard Rock Cafè di Times Square e ispira numerosi travestimenti di Halloween anno dopo anno.
Marilyn o Madonna?

Nel videoclip di Material Girl (1984) Madonna omaggia un’altra donna: Marilyn Monroe. Il noto abito rosa indossato dall’attrice americana nel film Gli uomini preferiscono le bionde del 1953, viene ripreso dall’artista di origini italiane. L’abito di Madonna era una copia, ma questo non lo ha esentato dall’assumere un valore quantificabile con i 180mila euro per i quali è stato venduto all’asta nel 2022. All’omaggio a Marilyn del 1984 ha fatto seguito quello del 1991, alla cerimonia degli Oscar a Los Angeles.
Madonna avrebbe cantato Sooner or Later, la canzone per la quale aveva avuto una nomination, dal film Dick Tracy, e chiese all’amico Michael Jackson di accompagnarla. Per l’occasione indossò un abito argento disegnato da Bob Mackie, il designer preferito di Marilyn Monroe, colui che le aveva disegnato gli schizzi originali per l’abito con cui Marilyn cantò Happy Birthday al presidente John F. Kennedy nel 1962. Il vestito di Madonna per la cerimonia non era platino, bensì argento, abbinato ad una stola di pelliccia bianca, una pochette glitterata e una corta chioma biondissima che rimandava alla diva anni 40.
I look di Madonna come Frida: un corsetto per la liberazione

Nel 1990 Madonna era in giro per il mondo con il tour Blonde Ambition e scelse di indossare uno dei look più iconici e memorabili di sempre: il cone bra, un body con il reggiseno a cono disegnato da Jean Paul Gaultier. Sebbene il corsetto sia da sempre simbolo di oppressione e costrizione del corpo femminile, Madonna volle usarlo per trasformarlo in un capo emblematico dell’emancipazione femminile. Recentemente, Madonna è tornata a scegliere il corsetto per il servizio fotografico di Luigi & Iango per The Icon Issue di Vanity Fair dello scorso febbraio. La Regina del pop lo ha indossato per omaggiare la sua personalissima musa, Frida Kahlo.
La pittrice messicana, costretta ad indossare un busto a seguito di un incidente quasi mortale, trasformò il corsetto ortopedico in un simbolo carico di significati sia poetici che reali, facendolo diventare il personale simbolo di resistenza. Come Madonna si ispira anche ad altre donne, così lei è stata, continua e continuerà ad essere di ispirazione per tante generazioni. Finché procederemo sulla strada che altre prima di noi hanno indicato, in compagnia, saremo certe di non finire etichettate per il genere a cui apparteniamo, sottomesse, stigmatizzate. Ma ci trasformeremo come le farfalle; saremo mutevoli come il tempo; se non staremo bene in un vestito, ne sceglieremo un altro. Madonna, che di abiti ne ha cambiati tanti, ci ha dimostrato che quello giusto per sé, alla fine, lo si trova sempre.
Giorgia Lanciotti
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