Dopo l’articolo scritto sul metodo di selezione dei maestri di golf in Italia, vorrei ribadire quanto i maestri e gli aspiranti tali siano fondamentali per il movimento

Negatività verso i maestri di golf

Ho letto molti commenti riguardo il fatto che per i maestri di golf non ci sia lavoro, senza provare a dare una soluzione in merito. Si guarda il problema ma non si cercano soluzioni, già proposte in un altro articolo ma forse “Troppo complesse” da mettere in atto.
Tutta la situazione porta ad una commistione di rabbia e desolazione perché, in prima persona, ho deciso di non provarci più. Il metodo attuale porta con sè un grado di frustrazione elevato, composto da anni (nel mio caso 3, per altri oltre 10) fatti di energie fisiche, mentali, molto tempo e tanti soldi per tentare di passare la selezione… che nella quasi totalità dei casi si risolve nell’impossibilità di esprimere la propria passione.

Cosa succede oggi 

I futuri maestri possono contare solo sulle proprie risorse finanziarie per dare l’esame, penalizzando i meno abbienti fin dall’inizio della selezione, fatto che risulta alquanto illogico. Senza la loro figura il golf in generale non esisterebbe proprio. La prima persona che un neofita incontra per tutti i dubbi tecnici o logistici è proprio il maestro. Senza queste figure non ci sarebbe neanche l’ombra di nuovi tesserati. Questo fatto mette ancora più in evidenza il criterio (scriteriato) di selezione attuale che premia i migliori giocatori ma non le migliori figure per iniziare le persone al golf ed insegnarlo. Sono due aspetti e dinamiche ben diverse.

Una delle rare volte in cui ho potuto insegnare

Cambiamento 

Dare una mano ai maestri attuali e futuri significa generare più lavoro per far crescere lo sport che amiamo, i metodi però devono essere diversi.
Sarebbe l’ora di iniziare a gettare l’occhio ad un rispettoso futuro, verso i maestri ma soprattutto verso gli aspiranti tali. Bisognerebbe ricordarsi che i ragazzi che oggi impazziscono per superare la prova pratica, sono i potenziali maestri di domani. Mi auguro che venga cambiato il metodo di selezione dei maestri di golf in Italia ma, soprattutto, vengano proposte nuove idee per aumentare i posti di lavoro. Concetto che al momento non viene visto come priorità ma che dovrebbe essere un punto cardine del movimento golfistico. 
Abbiamo per fortuna una grande (per qualità) scuola di maestri che fa invidia a molte nazioni e sforna giocatori sui Tour professionistici. Purtroppo però come rapporto tesserati/popolazione siamo parecchio indietro rispetto ad altre realtà europee. Un aumento di tesserati oggi porterebbe a nuovi campioni domani… ma anche i campioni (Tiger a parte) non si allenano di certo da soli.

“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.”

Albert Einstein

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