Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato ai microfoni di “Radio Radio” sull’eventualità della ripresa degli allenamenti. Malagò, come sempre, ha toccato diversi temi e argomenti dibattuti dell’universo sportivo e ovviamente anche di quello calcistico.
Malagò: ancora stop per gli allenamenti?
Il presidente del CONI ha voluto chiarire uno degli argomenti più controversi e dibattuti tra le società calcistiche dei nostri campionati maggiori: la ripresa degli allenamenti. Queste le sue parole “Sono costantemente in contatto con il ministro dello Sport Spadafora. Suppongo che il Dpcm in preparazione proprio in queste ore, confermi ancora una volta il blocco degli allenamenti. Almeno fino al 27 aprile, oppure fino al weekend del 1 maggio”. “Per tornare ad allenarsi, i professionisti dovranno attendere ancora alcune settimane”.
Dunque, per rivedere il ritorno sui campi di gioco (almeno quelli di allenamento) si dovrà aspettare ancora. In ogni caso, per la ripresa dei campionati di calcio, c’è una forte intenzione di riprendere e filtra ottimismo, come ha detto lo stesso Malagò. “Tutto lo sport sta andando verso la cancellazione della stagione agonistica. Il calcio, invece, è in una situazione diversa e si pone diversamente rispetto alle altre discipline.”
Malagò ha anche toccato un tema particolarmente scottante, le elezioni del presidente del CONI. L’imprenditore romano ha chiarito che le elezioni sono obbligatorie dopo le Olimpiadi. Considerando che in 124 anni di storia, non era mai avvenuto lo slittamento dei Giochi, le elezioni saranno spostate, sentito anche il Cio, al prossimo anno.
Serie A e società sportive
Malagò ha parlato anche della possibile assegnazione del titolo di Serie A, qualora i campionati non potessero riprendere, chiarendo alcuni aspetti giuridici particolarmente interessanti. “Gli unici soggetti che hanno il potere di prendere queste decisioni sono le Federazioni. La Federazione, in totale autonomia, dovrà decidere questo aspetto e prendere i relativi provvedimenti. Questa è una tematica che non mi compete.
Il presidente del CONI si è espresso sul futuro di diverse società, di campionati minori, ma anche della massima serie, che potrebbero avere delle serie difficoltà nel riprendere. “Approfittiamo di questo disastro, per fare un qualcosa di epocale e in tutte le discipline sportive. Molte società, negli ultimi anni, di A e soprattutto B e LegaPro sono fallite. In questo momento si possono fare riforme, che in un altro contesto storico sarebbero state difficili se non impossibili.
Per concludere, il presidente del CONI ha consigliato particolare cautela e attenzione sull’eventuale ripresa del campionato, ammettendo che si dovranno fare diverse valutazioni. Il rischio di poter pregiudicare o influenzare la prossima stagione, infatti, rimane elevato. Ha concluso, infine, parlando dei continui miglioramenti di rapporto con il Governo.