Marc Marquez e la nuova era della MotoGP: lo spagnolo è pronto

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Di Redazione Sport

Tra passato e futuro tenendo le ruote della Honda ben piantate sull’asfalto di questa nuova stagione di MotoGP. Marc Marquez vuole impressionare tutti il prossimo anno: dopo essersi messo alle spalle (speriamo definitivamente) i problemi fisici che lo hanno inseguito per tanto (troppo) tempo, il pilota spagnolo vuole poter competere per le prime posizioni del Motomondiale 2023.

Le parole di Marc Marquez di Honda

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Marc Marquez – Photo Credit: Motogp.com

Ci sono state piccole evoluzioni ma bisogna fare un passo in più, poi due per avere qualcosa che ci possa permette di lottare per il titolo. Il test è andato bene, ho guidato bene con la proto, mi sono anche fermato e Mir l’ha provata, perché è importante avere diversi commenti. Ci sono diversi fattori che devono essere migliorati, uno è il motore. Quest’anno abbiamo sofferto un po’ con il motore, soprattutto in circuiti come la Malesia, con lunghi rettilinei. L’avantreno, cioè il modo per fermare la moto in frenata. Dobbiamo cambiare un po’ per frenare in meno tempo e con meno rischio, dobbiamo migliorare. L’uscita di curva è legata all’entrata, se fai una brutta entrata, inizi male, quindi se miglioriamo l’entrata. Mir e Rins? Ci aiuteranno a far evolvere la moto. Uno ha ha vinto l’ultima gara per il suo marchio e l’altro è stato campione del mondo, con la Suzuki. Se si adatteranno entrambi? Sì. Sono piloti di talento“.

Quando arrivi su una moto facile, vai forte, come quando Álex è salito sulla Ducati e Oliveira sull’Aprilia, loro arrivano e vanno forte, il primo test è stato un po’ difficile per loro, ma nella telemetria vedi che vanno forte, c’erano delle curve che hanno fatto come me o anche più veloci. La Honda è una moto che ti dà, ma quando cadi due o tre volte senza sapere perché, ti toglie. Siamo in una nuova MotoGP, devi adattarti come pilota. Dipendi di più dalla moto. Più fattori aggiungi a una moto, più dipenderai da essa. Meno fattori, aerodinamica, holeshot… meno sarai dipendente. Adesso con un’aerodinamica buona o cattiva cambia totalmente la moto. Quando facciamo prove di aerodinamica o holeshot, beh, la moto cambia. Prima stare dietro a un pilota ti rendeva la vita più facile, adesso ti mette quasi in difficoltà, cambia completamente la moto, l’aerodinamica, per non parlare dei sorpassi che, come si è visto a Valencia, sono molto difficili da fare, se arrivi con un decimo o due in più non sorpassi, ma se arrivi con un ritmo molto più alto, sì“.

(Photo credits: MotoGP)

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